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A Cessaniti il rischio che si verifichi una seconda Maierato è reale.
In questo caso però, se non s’interviene con tempestività, potrebbe provocare danni ancor più gravi. All’ingresso del paese, in località “Pipiolo”, ad una decina di metri dal serbatoio idrico del Comune, è in atto un grosso smottamento di terreno che dal costone è già franato verso il sottostante vallone. La testa della frana è situata praticamente ai piedi di due abitazioni: larga una ventina di metri, si amplia progressivamente verso valle e alla base ha raggiunto, finora, un fronte di una cinquantina di metri. La vista che si ha dal costone di fronte è significativa e richiama realmente alla mente il caso di Maierato. Fortunatamente, quanto a gravità ed ampiezza della frana, le situazioni sono ben diverse ma, di certo, se non ci saranno interventi adeguati e tempestivi, Cessaniti potrebbe diventare un’altra Maierato.
Ne è convinto il sindaco Nicola Altieri che ieri mattina ha guidato sul posto i tecnici di vari enti che hanno competenza sulle questioni legate al dissesto idrogeologico. Con lui anche i carabinieri guidati dal maresciallo capo Sandro De Bellis, comandante della stazione. Il Comune ha subito messo al corrente del rischio Regione, Protezione civile, Autorità di bacino, Servizio tecnico regionale (ex genio civile), Prefettura, Provincia, Vigili del Fuoco, Arpacal e Sorical. Vista infatti la vicinanza del serbatoio comunale, non si può escludere il rischio che, se non si attuano i necessari interventi, si possa arrivare all’inquinamento delle condotte idriche.

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