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MATERA – Comparso davanti al gup di Matera con l’accusa di omicidio preterintenzionale – per la morte, a causa di un infarto, di un suo vicino con il quale aveva violentemente litigato – Michele Palma, di 64 anni, è stato condannato a quattro anni, cinque mesi e dieci giorni di reclusione, al termine di un processo con il rito abbreviato. Il fatto avvenne il 20 maggio 2007 nelle campagne di Pomarico (Matera). Palma – difeso dall’avvocato Domenico Morelli – cominciò a litigare, per motivi banali, con Tommaso Scocozza, di 49 anni: alla zuffa parteciparono anche alcuni parenti di quest’ultimo, ma riuscirono a stento a separare i due. Ad un certo punto, per di più, Scocozza si accasciò a terra, stroncato da un infarto: la perizia ordinata dalla Procura della Repubblica di Matera stabilì che l’uomo era stato colpito da infarto proprio per le conseguenze del violento litigio. Oltre alla condanna alla detenzione, per Palma il giudice dell’udienza preliminare, Rosa Bia, ha disposto l’interdizione dai pubblici uffici e un indennizzo da versare alla parte civile, rappresentata dall’avvocato Nicola Raucci.

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