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«La Camera di commercio di Crotone prosegue a passo spedito sul percorso della legalità. Sono state approvate a maggioranza nel corso della seduta di Giunta tenutasi ieri nuove iniziative in tema di promozione della sicurezza e della legalità per lo sviluppo socioeconomico del territorio».
«In particolare – è scritto in una nota – la Giunta ha stabilito che la Camera di commercio metterà a disposizione della magistratura e delle forze dell’ordine gratuitamente nuovi ed accurati strumenti finalizzati allo svolgimento delle loro indagini. Nella stessa seduta, inoltre, la Giunta ha deliberato l’avvio della collaborazione con l’Associazione temporanea di scopo ‘Libera terra Crotone’, (alla quale aderiscono le organizzazioni agricole Acli Terra, Cia, Coldiretti, Confagricoltura e Copagri, l’Istituto di certificazione ICEA, l’associazione ‘Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie, l’Agenzia cooperare con Libera Terra, il Consorzio Libera Terra Mediterraneo, Alce Nero e Mielizia), nata con lo scopo di promuovere la costituzione di una nuova Cooperativa sociale per la gestione dei terreni confiscati alla ‘ndrangheta nei comuni di Isola Capo Rizzuto e Cirò. La collaborazione – è spiegato – consisterà nella realizzazione di un corso di formazione, destinato a 30 persone, da tenersi presso la Camera di commercio di Crotone, sulla Cooperazione sociale, sull’agricoltura biologica e sul turismo sociale e responsabile. Le iniziative – si fa rilevare – si collocano sul percorso già intrapreso dalla Camera di commercio di Crotone in tema di legalità, tra le quali si ricordano il Protocollo sulla legalità sottoscritto in occasione della Marcia contro le mafie 2010 tra gli Enti camerali di Crotone, Reggio Emilia, Modena e Caltanissetta ed il Patto antiracket ed antiusura Io denuncio.
In riferimento al primo, nell’incontro avvenuto lo scorso 11 gennaio presso la Camera di commercio di Caltanissetta, i quattro presidenti degli Enti camerali coinvolti nel Protocollo Antimafia hanno optato per l’estensione del protocollo a tutto il sistema camerale mediante la collaborazione con il Presidente di Unioncamere nazionale Ferruccio Dardanello. L’adesione delle Camere di commercio italiane darebbe al Protocollo un più ampio respiro, posizionando il sistema camerale italiano in prima linea, insieme alle altre istituzioni e con la collaborazione delle Prefetture, nella lotta contro le mafie. In riferimento al ‘Patto Io denuncio’, invece, – è scritto – anche qui in piena collaborazione con la Prefettura, è partita la campagna promozionale ‘Noi denunciamo’ che sta coinvolgendo tutti i comuni della provincia di Crotone e si stanno moltiplicando le adesioni degli imprenditori per l’affissione delle vetrofanie.
«La ‘ndrangheta non è più un fenomeno esclusivamente relativo alla Calabria o al Meridione – è il commento del Presidente della Camera di commercio di Crotone Fortunato Roberto Salerno – ma è ormai un fenomeno nazionale e internazionale. Ecco perchè la nostra lotta per la legalità deve essere combattuta come sistema con le altre camere a livello nazionale e come rete con gli altri attori istituzionali a livello locale. Il fenomeno mafioso è ormai mutato sia in quantità (i fatturati della ‘ndrangheta equivalgono ad una cifra da finanziaria pubblica) che in qualità: la mafia si infiltra trasformandosi da illegale in ‘legalè creando situazioni di concorrenza sleale sui mercati che penalizzano quegli imprenditori che operano con tanti sacrifici in maniera onesta e nel rispetto delle leggi». «Qualsiasi idea di sviluppo deve necessariamente essere fondata su alcuni fattori propedeutici di contesto, tra questi pilastri imprescindibili vi è la legalità – conclude il Presidente Salerno – La condivisione delle strategie ed il senso di responsabilità che investono tutti gli attori istituzionali e sociali impegnati nello sviluppo di qualsivoglia territorio, sono valori che hanno alla loro base quello imperativo del rispetto delle norme, ancora di più per la nostra provincia che anela fortemente ad una rinascita che garantisca investimenti ed occupazione».

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