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PROPRIO come Michele, il bambino protagonista di Thriller, anche Giuseppe Marco Albano, che di questo cortometraggio ne firma la regia, ha trasformato il suo sogno in realtà: è lui il vincitore del David di Donatello 2015, per la sezione cortometraggi. Un nuovo grande successo per il film maker lucano, che vanta già un Nastro d’Argento in bacheca, e che ha conquistato la giuria del premio dell’Accademia del cinema con il corto che raccanta Taranto, nell’area industriale a ridosso dell’Ilva, e che vede protagonisti Danilo Esposito nel ruolo di Michele, l’attore lucano Antonio Gerardi, nel ruolo del padre, e Anna Ferruzzo nel ruolo della madre. Una storia che parla proprio di un sogno, quello del piccolo Michele di diventare una star di un talent artistico. L’improvvisa evoluzione della situazione del sito industriale, con la mobilitazione degli operai porterà il padre a dover scendere in piazza con i suoi colleghi di lavoro per poter difendere il lavoro e la salute di un’interà comunità.
La scelta del padre, legata al destino della fabbrica e ad un tasso di mortalità tumorale causata dall’elevatissimo tasso di inquinamento dell’area industriale tarantina, non fermerà certo il sogno del piccolo Michele, che con la sua creatività riuscirà a trovare la visibilità cercata, proprio nelle ore cruciali della protesta operaia. La scelta del regista, di affidare ad una nuova generazione di tarantini il destini futuro della città, rappresentata simbolicamente dal balletto inscenato nella piazza della protesta, fa di questo cortometraggio un’opera piena di speranza e di positività, elementi quasi in contraddzione con la dura realtà vissuta nell’Ilva e nel tristemente noto rione Tamburi.
La bravura del piccolo Danilo Esposito e la maestria di Gerardi e Ferruzzo fanno da cornice ad una storia intima e familiare, che avvicinano molto la finzione alla realtà quotidiana. La meritata vittoria conquistata ieri ne è la migliore dimostrazione. «Il David ci riempie di molto orgoglio e di gioia – ha commentato Albano, a caldo – Parlo a nome di tutto il cast e la troupe che ha lavorato per Thriller. Un successo, che ci ripaga dei tanti sforzi fatti in questi anni e che da nuova carica per le nuove idee ed i progetti sui quali stiamo già lavorando. Voglio ringraziare il produttore Angelo Troiano di Basiliciak, l’Apulia film Commisison, la mia famiglia, gli amici che da sempre mi sono vicini e tutti coloro i quali ci hanno sostenuto con il loro entusiasmo».
Significative le parole del direttore della Lucana Film Commission, il quale si complimenta con Albano e con il produttore Angelo Troiano, parlando di «grandissimo risultato per due giovani talentuosi professionisti lucani della settima arte. La vitalità del settore cinematografico ed audiovisivo lucano si arricchisce di questo David Di Donatello, vinto in una competizione non facile con altri titoli e registi importanti. Dopo il Nastro d’Argento vinto da Ragone, questo David rappresenta una nuova conferma ed una sfida per la cinematografia lucana e per la nostra fondazione, che sa di avere dalla sua artisti di qualità e talento riconosciuti a livello nazionale.”
Dal “venite a morire a Matera” che chiudeva il cortometraggio “Stand by me”, vincitore del Nastro d’Argento del 2012, al desiderio di vita e riscatto di Thriller, Albano ha raccontato con talento e genialità il Mezzogiorno con tutti i suoi aspetti più autentici. A Bernalda, dove il regista lucano vive, oggi si aggiunge un novo importante riconoscimento in quella bacheca che può vantare i successi del suo cittadino più illustre: Francis Ford Coppola.

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