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Il cinema italiano è pronto a raccontare, per la prima volta, la “grande bellezza” ambientale e culturale della Basilicata che rischia di essere deturpata delle trivellazioni petrolifere. A farlo saranno Antonio Andrisani e Pascal Zullino che prossimamente batteranno il primo ciak di «Il Vangelo secondo Mattei», una commedia grottesca sul delicato rapporto tra cinema, petrolio e territorio.

Il film è prodotto da Alessandro Cannavale per Run Film e dalla società Brigata Germi. Gli autori intendono raccontare la provincia italiana senza provincialismi. Una scelta che contraddistingue da sempre il cinema italiano e che ha dimostrato di saper affascinare anche platee estere. Un racconto divertente, picaresco e a tratti amaro.

Nel cast figurano attori come Antonio Stornaiolo, socio della Brigata Germi che ha sposato in pieno il progetto artistico, Gigi Angelillo, Federica Modugno, Riccardo Zinna, Andrea Osvart e gli stessi Andrisani e Zullino.

Il lungometraggio sarà girato in gran parte a Matera e in altre località della Basilicata. La storia è quella di un cinico e poco talentuoso regista originario della Basilicata, che ritorna, accompagnato da uno sgangherato assistente, nella propria terra per cavalcare l’onda del dissenso sulle estrazioni petrolifere. Il regista è in cerca di facile visibilità, e cerca di realizzare un film inchiesta.

Il suo progetto dal titolo «Il Vangelo secondo Mattei» si ispira al capolavoro cinematografico di Pier Paolo Pasolini del 1964 che proprio nella città di Matera fu prevalentemente girato. Per il ruolo di protagonista del suo docu-film sceglie Franco Gravela, un anziano signore che da ragazzino aveva partecipato come comparsa al film di Pasolini e che ha sempre sognato di fare l’attore.

In una storia rocambolesca nella quale tutti cercano una forma di riscatto scopriremo che la figura del Poeta friulano è più vicina alla Lucania per l’incompiuto romanzo “Petrolio” che per le riprese de «Il Vangelo secondo Matteo».

Il film è diretto da Antonio Andrisani (già sceneggiatore e protagonista di «Stand by me», un corto entrato nella cinquina del David di Donatello e vincitore del Nastro d’Argento, sceneggiatore e regista di «Sassywood», vincitore nel 2014 del Globo d’oro nella categoria cortometraggi) e Pascal Zullino, interprete di vari film, tra i quali «Il Rabdomante» (di cui è anche sceneggiatore), «Incantesimo napoletano», «Suburra», «Oltre il vento», «Maternity blues», «Isole».(ANSA).

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