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E’ STATA inaugurata ieri, negli ambienti dell’ex ospedale di San Rocco, in piazza S. Giovanni a Matera, verrà inaugurata la mostra “Matera inCanta Dante”, nella quale saranno esposte 180 tavole a tecnica mista dell’autore d’arte fiorentino Marco Rindori.
Le opere nascono dal “Divine Comedy Project”, promosso da un programma organico del Cra Academy- International Institute of Italian Studies, un ente no-profit di formazione universitaria e ricerca, il cui scopo primario è quello della divulgazione della Divina Commedia e del suo messaggio misterico-filosofico relativo al destino dell’ anima umana, limitata certamente dal dolore, ma destinata per sua stessa natura a una pienezza di “gioia”.
Delle iniziative previste la principale è appunto la realizzazione di una versione poetico-interpretativa in prosa italiana della Divina Commedia, arricchita da visualizzazioni artistiche infratestuali, appunto le tavole di Rindori, che venne definita dal grande poeta Mario Luzi, “un episodio umano di integrale trasformazione in un altro da sé fino al totale dissolvimento nel tutto, nell’essere, nel vero.”
La mostra, in quanto espressione di una esperienza esistenziale e artistica, prevede anche l’esposizione di una sequenza di bozzetti e di studi, che testimoniano il percorso di ricerca e di ermeneutica condotto –e tuttora in corso- intorno all’opera dantesca; in questo modo le tavole di Marco Rindori, nate da questo lungo, sofferto e profondo percorso di ricerca con il prof. Alberto Marino Balducci, direttore del Cra – Inits – testimoniano il riaffiorare di questo cammino e di questo viaggio nella psiche umana del Sommo Poeta con grande potenza e forza suggestiva. Questa mostra costituisce il primo avvicinamento verso la lettura diffusa della Divina Commedia da parte della gente comune, organizzata dal Comitato Promotore “Club Unesco Matera”, insieme alla Società Dante Alighieri e al Circolo “La Scaletta”, con il sostegno del Comune di Matera e della Regione e che vedrà coinvolti, il 2, 3 e 4 ottobre, oltre trecentosettanta cantori; questo perché la comunità possa vivere l’sperienza, attraverso un percorso di conoscenza e avvicinamento all’opera e perché attraverso varie forme di espressione artistica Matera venga riconosciuta come luogo di elezione e rinascita di Dante nei giorni del settecentesimo anniversario della sua morte. E sarà lo stesso prof Balducci a portare, nel medesimo luogo, il 13 settembre l’evocazione dantesca dedicata al “Cannibalismo del Conte Ugolino”, una delle conferenze – spettacolo che fanno altresì parte del medesimo progetto internazionale.
La mostra , allestita in collaborazione con la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio della Basilicata, manterrà il nome di “Matera inCanta Dante”, anche nelle città cui è già destinata, a cominciare dalla Puglia e dalla Toscana, e sarà corredata, anche in queste successive destinazioni, da un catalogo che unisce alle immagini di Rindori immagini di Matera e che verrà presentato al Congresso Biennale Internazionale organizzato dalla Società Dante Alighieri in programma all’ Expo 2015 dal 25 al 27 settembre.

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