X
<
>

Condividi:
4 minuti per la lettura

MATERA- José Carreras, una delle leggende della lirica mondiale, nell’emozionante scenario del Parco del Castello Tramontano, domani sera, aprirà il suo tour mondiale. Un concerto-evento, con la guida all’ascolto di Michele Mirabella, in cui il grande tenore sarà affiancato dal clarinettista Rocco Debernardis, dall’Orchestra “Saverio Mercadante” e la “Fondazione Orchestra Lucana” dirette da Roberto Molinelli e anche dal soprano Antonella Rondinone, materana doc. Un evento nell’evento di cui abbiamo parlato con Antonella Rondinone in un’intervista, in anteprima, per il Quotidiano del Sud.
Soprano, con un importante curriculum operistico e tante collaborazioni di prestigio, nei teatri più prestigiosi d’Europa, Antonella, lei affiancherà Josè Carreras nel concerto di apertura del suo tour mondiale, nella sua Matera, capitale europea della cultura 2019. Immagino non sarà un concerto come gli altri…
«E’ vero, sarà diverso. Prima di tutto perché avrò l’onore di duettare con il M° Carreras, che ha rappresentato sempre per me un “mito”, per la sua voce e per la professionalità che lo contraddistingue. E poi, come dicevi, sarà una emozione diversa perchè questo concerto si tiene proprio a Matera, nella mia città, che, dopo la nomina a Capitale Europea della Cultura 2019, non appartiene più solo a chi la abita, ma è un patrimonio offerto all’abbraccio di tutti. Ed è bello che il M° Carreras abbia scelto proprio la nostra città per lanciare il suo nuovo tour mondiale».
Com’è nata la collaborazione con un mito mondiale della lirica come Carreras? Ci saranno altre occasioni per condividere il palco con lui?
«L’organizzazione dell’evento ha chiesto la mia disponibilità preventiva. Ovviamente ho colto con entusiasmo questo invito. A quel punto, il management del M° Carreras ha visionato i file audio/video presenti sul mio sito internet www.antonellarondinone.com e hanno dato il loro placet. E così, domenica canteremo insieme. Ovviamente, mi piacerebbe avere ulteriori occasioni di collaborazione artistica con Carreras. Chissà, vedremo…»
Ci può anticipare qualcosa della scaletta? La vedremo duettare con il maestro?
«Vi anticipo che il programma del concerto sarà particolarmente godibile, con brani che onorano la tradizione operistica italiana, ma non solo. Ci saranno brani del celebre repertorio di canzoni italiane e della tradizione napoletana, in un mix che raccoglierà senza dubbio l’entusiasmo del pubblico. Ci sarà da divertirsi. Ovviamente, ci saranno numerosi duetti che canterò insieme al M° Carreras, ma ci saranno anche brani solistici sia per lui che per me, oltre ad alcuni brani affidati unicamente all’esecuzione orchestrale, diretta dal M° Roberto Molinelli».
Oltre a essere un soprano di successo e a insegnare canto al Conservatorio Duni di Matera, lei è anche mamma e moglie. Come riesce a conciliare carriera e famiglia?
«Non è difficile, basta volerlo. Occorre tenacia, capacità di organizzazione del tempo, un po’ di complicità con i familiari più stretti. E poi mio figlio Gabriele, sebbene abbia meno di due anni, è “immerso” nella musica sin da quando era nel grembo: ho cantato i “Cabaret Songs” di Britten al sesto mese di gravidanza. A 10 mesi è venuto con me a New York perchè avevo alcuni concerti. Ho detto tutto…»
Nell’era di internet, dei prodotti da talent usa e getta, a suo avviso, la musica lirica ha ancora qualcosa da dire?
«Assolutamente si, altrimenti non si spiegherebbe il successo senza fine che l’opera raccoglie in tutto il mondo. L’Italia è la “mecca” per quanti si avvicinano a questo mondo. Paesi come la Cina e la Corea sostengono economicamente i propri studenti che si formano in Italia. L’opera lirica è un segno distintivo dell’italianità. Per questo occorre sostenere, a livello istituzionale, questo patrimonio apparentemente “intangibile”, ma che produce ritorni importanti per quanti si occupano di economia dello spettacolo. E’ giunto il momento che anche Matera si possa dotare di una stagione lirica stabile, che valorizzi le produzioni operistiche ospitandole in scenari unici. La immaginate una “Tosca” al Castello Tramontano? O una “Boheme” nei Sassi? Credo che ci siano tutti i presupposti perchè questo auspicio possa concretizzarsi».
Il consiglio che si sente di dare a una giovane che intendesse intraprendere oggi la carriera musicale?
«E’ ovvio che occorra tanta perseveranza, impegno, dedizione, passione, ma soprattutto studio costante. Ma è anche vero che, comunque, è necessaria anche una naturale predisposizione. In sostanza, il compito di chi insegna musica è quello di riconoscere e valorizzare il “talento”, magari evitando di alimentare false illusioni e di procrastinare nel tempo le speranze. Quello della musica classica ed, in particolare, della lirica è un mondo molto complesso, dove talvolta non basta neanche il valore artistico per emergere. Figuriamoci se manca anche quello».
Dopo Carreras, quali sono i suoi prossimi impegni?
«Il 13 ottobre canterò a Bari un interessante repertorio di musica contemporanea, diretta dal M° Rino Marrone, con brani di Monteverdi e Kurt Weill riarrangiati da Luciano Berio. E poi a dicembre ho in programma alcuni concerti in Giappone. Ma di questo preferisco parlarne dopo il concerto di domenica con Carreras».

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE