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MONTESCAGLIOSO – Compirà diciotto anni il prossimo novembre ed è già una ballerina professionista della prestigiosa “Junior Company di Vienna”. Rosa Pierro, una vera promessa della danza classica è di origini lucane, è nata a Roma da genitori di Montescaglioso, dove Rosa trascorre quasi ogni anno le sue vacanze.
Bruna dagli occhietti vispi, è nata per fare la ballerina. Lo ha detto il suo corpo leggiadro ancor prima che imparasse a parlare, quando già all’età di due anni, in maniera naturale, di fronte ad uno specchio si esercitava in una perfetta spaccata. Ha dovuto attendere il suo sesto compleanno per appoggiare le piccole gambe a una vera sbarra, nella scuola di danza del quartiere.
Dopo quattro anni, ha fatto il suo ingresso al Teatro dell’Opera di Roma, per poi approdare direttamente nell’Accademia Nazionale di Danza. E’ qui che è iniziato un duro lavoro di cui Rosa racconta di non sentire il peso, perchè danzare è la sua vita. Lo studio durante il periodo estivo, con l’insegnate Danuta Piasecka, è stato determinante, la severità e la durezza dei metodi polacchi non hanno fatto che fortificare e forgiare il carattere, già molto determinato di Rosa, che al suo secondo anno di Accademia debuttava ne “Il Corsaro” nella Compagnia dell’Arena di Verona. Il concorso per il “Premio di Roma” e gli studi con l’insegnante viennese Evelyn Teri portano Rosa a partecipare al concorso per far parte del corpo di ballo della Scala di Milano, che la vede unica vincitrice insieme a un ballerino. Una grande opportunità per la ballerina lucana, che ha appena 14 anni ed un posto sicuro a La Scala, ma che sente di poter ambire alla prestigiosissima “Staatsoper Ballet Akademie ” di Vienna. E’ qui che ottiene l’ennesima conferma che il suo non è solo amore per la danza, ma vero talento.
Accettata dall’Accademia di Vienna, in poche ore decide di rinunciare a La Scala e inizia una nuova vita insieme a quella chiama la sua «famiglia italiana in Austria».
Tante le difficoltà, prima fra tutte il distacco dalla famiglia, comunque sempre presente, ma anche le lingue imparate in fretta e la continuazione del liceo. Otto ore di allenamenti ogni giorno con insegnanti russe come Galina Skuratova, che portano Rosa ad un livello tale che al suo settimo anno di corso si esibisce come solista in “Paquita”. Non tardano ad arrivare anche i riconoscimenti internazionali. Prima la competizione in Corea, a cui Rosa, mi racconta, non era stata destinata e a cui chiese di partecipare proponendosi all’insegnante e allenandosi senza sosta portando a casa la medaglia di bronzo ottenendo qualche mese dopo anche il terzo posto in un concorso a Vienna.
Due medaglie di bronzo che valgono oro, se si pensa ai tantissimi partecipanti da tutto il mondo. Poi lo stage estivo a Barcellona con insegnanti dell’American Ballet e l’ultimo anno di studio con l’insegnante russa Bella Ratchinskaya che Rosa definisce severa ma con un grande cuore. E’ lei a prepararla per una competizione a Pechino in Cina che le fa vincere la medaglia di bronzo. Intanto il lavoro come riserva nell’Opera “Il lago dei cigni”. Oggi Rosa Pierro è diplomata, tra pochi giorni inizierà il suo lavoro al teatro Volksoper di Vienna e farà parte della Junior Company. Nel vivere pienamente e velocemente la vita, tra impegno, fatica e rapide decisioni, mi racconta di aver trovato anche il grande amore, si chiama David ed insieme hanno già tanti progetti. Rosa intanto è decisa a cogliere ogni occasione, ballare in tutti i teatri del mondo.

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