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Dai documenti superstiti del noto incendio di Mosca del 1812 si apprende che nel 1757 l’Università di quella capitale istituì la cattedra di Musica e Canto, affidata su indicazione del suo fondatore, l’influente politico Ivan Shuvalov, all’insegnante Antonio Duni, già maestro di Cappella della corte spagnola di Filippo V e Isabella Farnese. Il musicista, di origini materane, tenne quell’incarico per otto anni, dando inizio alla storia, ormai plurisecolare del Coro Accademico dell’Università di Mosca (Khor Moskovskogo universiteta, oggi nella fruizione artistico-commerciale Moscow University Chorus – MSU). Nel primo anno la cattedra ebbe solo sei allievi, tra voci e strumenti. Negli anni successivi il numero degli studenti crebbe in quantità sufficiente, permettendo di formare un dignitoso complesso vocale e strumentale.

Dopo due anni di alacre lavoro didattico il Coro Universitario di Mosca di Antonio Duni fu presente ad una cerimonia ufficiale, ottenendo un onorevole battesimo pubblico. Evento testimoniato dal supplemento n. 34 del 27 aprile 1759 della Moskovskie Vedomosti (Gazzetta di Mosca), dal quale si apprende che le celebrazioni per il XIX anniversario dell’incoronazione della zarina Elisabetta II, figlia di Pietro il Grande, culminarono con la rappresentazione di una Serenata per soli coro e orchestra del Maestro di Cappella dell’Università, Antonio Duni.

Piotr Strakhov (1757 – 1813), rettore dell’Università moscovita e tra i primi biografi dell’MSU, riteneva che inizialmente il coro si esibisse in occasioni commemorative dell’alta borghesia e della nobiltà. A chiusura dell’anno accademico i concerti venivano preceduti dalla declamazione di un componimento in latino, dedicato ad un personaggio storico nazionale, a cui si alternava la lettura di un brano in lingua russa redatto da un professore dell’Università. Aggiungeva, inoltre, che nei quarant’anni iniziali, il coro eseguì prevalentemente musica di intonazione italiana e tedesca e canti sacri della Russia ortodossa.

All’inizio del XIX secolo, Kashin il nuovo maestro dell’ensemble vocale, introdusse nel repertorio del coro canti tradizionali, elaborati o composti da lui medesimo in stile popolare.

Nel 1857 il Coro di Mosca celebrò il primo centenario dalla sua istituzione, eseguendo una imponente Cantata per soli coro e orchestra su versi del cattedratico Shevyriev e con musica del maestro Aleksej Verstovski, sovrintendente dei Teatri Imperiali Russi, autore di splendide liriche e di sessanta lavori teatrali che contribuirono alla formazione di uno stile nazionale. D’allora il repertorio dell’MSU fu circoscritta progressivamente a musiche di area italiana e tedesca, interpolandovi man mano brani musicali di Michail Glinka, Cesare Cui, Milij A. Balakirev, Alexadr Borodin, Modesto Mussorgski, Nicolai Rimski-Korsakov, i Cinque che diedero vita alla fondazione della Giovane Scuola Nazionale Russa. Più tardi vi inserì composizioni di Sergej Rachmaninov e Sergej Prokofiev.

Piotr Ilic Ciaikovski nel 1872 compose per l’MSU un inno degli studenti, il Gaudeamus igitur. Nel 1882 eseguì l’Ouverture solennelle 1812, da poco composto da Ciaikovski per commemorare l’invasione della Russia da parte dell’esercito di Napoleone Bonaparte e la devastante ritirata francese. Nel 1887, Ciaikovski dedicò al complesso vocale il brano Tre volte benedetto.

L’opera venne rieseguita l’8 marzo del 1892 nella Sala Nobiltà e da quella occasione comparve regolarmente nei cartelloni per decenni.

Il Coro moscovita è noto per la sua attiva collaborazione con gruppi stranieri e per la partecipazione a festival e concorsi internazionali, ottenendo plausi ed onorificenze. Negli ultimi decenni si è esibito in Austria, Ungheria, Paesi Bassi, Germania, Lettonia, Turchia, Finlandia, Francia. È stato premiato nei concorsi di musica corale di Kiphissia (Grecia), Llangollen (Gran Bretagna), Poznan (Polonia), Riva del Garda (Italia).

I musicisti e i poeti che hanno elevato culturalmente la storia nazionale, ed in particolare il livello artistico del Coro, sono stati ricordati nei concerti dell’MSU. Aleksandr Puskin è stato uno dei più celebrati . Il 6 giugno, al monumento del poeta alla via Tverskaya, durante le annuali celebrazioni per l’anniversario della sua nascita, il Moscow University Chorus è incaricato di eseguire canti di compositori che hanno musicato versi del poeta.

Sarebbe auspicabile assistere a Matera all’esecuzione dell’MSU di un’opera corale del suo fondatore, Antonio Duni.
Antonio Duni (Matera, 1700 – Schwerin, capitale del Meclemburgo nella Germania settentrionale, dopo il 1766), apparteneva ad una famiglia di consolidate tradizioni musicali; fu figlio di Francesco e apprese i primi rudimenti musicali alla scuola della Cappella Musicale della Bruna di Matera diretta da suo padre; un suo fratello, Egidio Romualdo, fu raffinato ed apprezzato compositore a Parigi. Nel novembre del 1711 interpretò il personaggio Mandane nell’opera Idaspe di Francesco Mancini, diretta da suo padre, e rappresentata per i festeggiamenti delle nozze di Filippo Bernualdo Orsini, XIII duca di Gravina di Pugliaii, con Giovanna Caracciolo dei principi di Torellai.

All’età di undici anni fu condotto a Napoli ove frequentò il conservatorio della Pietà dei Turchini (1711-1718) nelle classi del romano Gian Carlo Cailòiv (violino), di Andrea Basso e Giacomo Sarcuniv (canto), Nicola Fagovi (composizione). Dopo essersi fregiato dell’ambìto titolo di maestro di cappella napolitano lasciò l’Italia in cerca di fortuna recandosi dapprima alla corte di Treviri (in Germania), poi a quella di Madrid, dove venne nominato maestro di cappella e insegnante del figlio del Duca di Ossuna; nella capitale spagnola fece rappresentare nel Real Teatro del Buen Retiro due zarzuelasvii: Locuras, hay que dan juicio y sueños que son verdad (libr. Antonio de Zamora, 23-2-1726) e Santa Ines di Montepoliciano (libr. M. F. de Armeso, 25-12-1727) VIII.
Nel 1735 fu sovrintendente di una compagnia di teatro musicale itinerante nella Germania settentrionale. L’anno dopo si spostò a Londra, città che vide la stampa delle sei cantate per contralto e basso continuo, dedicate a Giovanni V, re di Portogallo e di Algarve.

Nel 1754 fu a Praga, dove, su invito dell’impresario Giovanni Battista Locatelli, rappresentò L’Amor mascherato, un pastiche in due parti su libretto del suo amico, Giacomo Casanova e il Demetrio con Balli intermedi del coreografo ballerino Gaspare Cascioni. Nel settembre del ’55 si recò a Schwerin, per dirigere una compagnia di teatro musicale. In questa città mise nuovamente in scena L’Amor mascherato, con una particolare dedica ad Amalia di Mecklemburgx. Ma subito dopo, per una causa intrapresa nei confronti di Nicolò Peretti, direttore di quella compagnia, perse il posto.

Nel 1757, Ivan Shuvalov, dirigente dell’Università di Mosca, – come abbiamo sopra riferito – lo chiamò a tenere la cattedra di Musica e Canto, istituita in quell’anno. Quale titolare di quella disciplina, Antonio Duni diede subito inizio alla formazione di un Complesso corale e orchestrale. A Mosca Antonio Duni soggiornò per otto anni, dove, accanto all’attività accademica si fece apprezzare per l’insegnamento musicale ai rampolli delle famiglie dell’alta borghesia e del patriziato della città.

Nel 1766, dopo due anni di insegnamento a Riga (in Lettonia), fece ritorno a Schwerin, ove, il 5 luglio formulò una petizione alla duchessa Louise-Friedericke di Mecklemburg per un posto nell’orchestra ducale, cercando, in tal modo, di assicurare un po’ di tranquillità alla moglie e ai quattro figli. Da quell’anno non si hanno più sue notizie.

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