X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura
Le mie reminiscenze giuridiche non sono freschissime e così stasera mi è venuto un dubbio. Ma dovesse passare l’appello di Napolitano per l’amnistia e l’indulto quali potrebbero essere gli effetti per gli indagati di Rimborsopoli in Basilcata? Ho costretto Leo Amato a studiare e mi ha risposto così:
Come puoi vedere a questo link 
il disegno di legge attualmente allo studio delle camere sulla falsariga degli altri approvati negli anni scorsi prevede “l’amnistia per tutti “i reati commessi entro il 14 marzo 2013 per i quali è stabilita una pena detentiva non superiore nel massimo a quattro anni”. Per quanto riguarda l’indulto “è concesso nella misura di tre anni in linea generale e di cinque per i soli detenuti in gravi condizioni di salute””. 

Con questo – nel caso di rimborsopoli – ad essere amnistiata sarebbe la sola accusa di falso che prevede due anni di pena massima mentre per quella di peculato che ne prevede 10 (entrambe sono contestate assieme a praticamente tutti i consiglieri indagati) si potrebbe applicare soltanto l’indulto ma una volta stabilita la condanna, “abbuonando” tre anni di pena.

in altri termini, considerato che 3 anni sono il minimo della pena per il peculato commesso prima dell’ultima riforma (come nel caso dei consiglieri) e di lieve entità (come nel caso di molti ma non tutti i consiglieri indagati) con le attenuanti c’è la possibilità che la pena (non la condanna!) venga completamente indultata. ma di fatto se fosse rimasta nell’ambito dei tre anni si sarebbero comunque applicate pene alternative, tant’è vero che al netto di amnistia e indulto nessuno di quelli a cui sono contestati gli episodi più lievi ha mai rischiato né temuto sul serio di andare in carcere. a maggior ragione se il falso fosse amnistiato.

altra storia sono invece le pene accessorie come l’interdizione dai pubblici uffici che non verrebbero indultate a meno di riforme “pro-berluscone”. stessa cosa per la mannaia della legge Severino sulla decadenza e l’incandidabilità di chi riceve condanne a più di due anni (indultate o meno).

con questo mi sembra che affermare che rimborsopoli verrebbe mandata a carte e quarantotto da una legge di amnistia e indulto come quella di cui si parla ti renderai conto che non sarebbe veritiero. persino la scelta dell’abbreviato per rientrare nella soglia dei tre anni indultati potrebbe essere inutile, superflua per chi senza il falso non teme minimamente di andare in carcere o ai domiciliari ma piuttosto l’interdizione o la decadenza dall’incarico elettivo che ricopre. 

in conclusione, ognuno degli indagati per beneficiare dell’indulto dovrebbe essere comunque prima condannato, cosa che politicamente credo che avrebbe comunque un suo valore. 

ps: ora vai a rileggere le vecchie mail e dimmi se non ti avevo detto che se la sarebbero scampata soltanto così 😉 

a domani 
 
leo
Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE