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La vittoria del campionato di Eccellenza ha fatto rifiorire antiche passioni. Quelle che ormai da qualche anno erano deposte in un cassetto. Vedere tanta gente, anche tifosi di una certa età, gremire le gradinate del campo sportivo di Pietragalla, essere presente in trasferta come non mi accadeva da tempo immemore, mi ha fatto verificare di nuovo quanto valga sentirsi “uno di loro”. Perchè indipendentemente da quale società possa aver creato una squadra, quando si vede sventolare la bandiera rossa e blù, inevitabilmente la mente va a tutto quello che il Potenza rappresenta per una comunità. Di tifosi, di persone, di amici. E questa è una cosa che deve, per forza, aver colpito anche il nuovo patron Gianni Occhinegro. A differenza di quanto avvenuto due anni fa, le premesse sono diverse, e non solo perchè siamo ancora a marzo, ma soprattutto perchè l’attuale dirigenza ha chiaramente lasciato intendere di avere idee ambiziose. Soprattutto,  Occhinegro non ha detto, come chiunque l’ha preceduto, “adesso ho bisogno di aiuti per continuare”. Lui continua, investe, si vuole divertire e poi attende che qualcosa si muova dalla società sportiva e civile del capoluogo. La prima dichiarazione dopo la vittoria mi sembra giusta soprattutto per recuperare o rinforzare nella gente  il valore che può avere una squadra di calcio. Le due cose vanno di pari passo e Occhinegro sarà bravo se riuscirà a farle camminare su strade parallele e se solo in seguito la convergenza sarà spontanea e non procurata per forza. I primi passi sono quelli buoni. Aspetiamo ora di vedere se alle promesse seguiranno i fatti. Nel frattempo, il primo segnale è arrivato dalla presenza numerosa di tifosi, persone e amici sugli spalti del campo di Pietragalla. BUON LUNEDI’

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