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POTENZA – Desta preoccupazione il dato che emerge dal nuovo bollettino sul contagio in Basilicata.

I casi di coronavirus, infatti, continuano a crescere su tutto il territorio lucano facendo registrare nella giornata di oggi 127 nuovi casi positivi di cui 100 residenti in Basilicata, 2 provenienti da altre regioni ma in isolamento in Basilicata e 25 riscontrati in Basilicata ma in isolamento in altre regioni.

Il bollettino ha ufficializzato anche altri tre decessi (in totale sono 54 le vittime lucane), di tre anziani (età media 82 anni) e, per l’appunto, 127 casi positivi su 1.146 tamponi analizzati nelle 24 ore precedenti.

Attualmente sono 98 le persone ricoverate (età media 70 anni) con il covid negli ospedali lucani: undici sono in terapia intensiva, sei al San Carlo di Potenza e cinque al Madonna delle Grazie di Matera. Con questo aggiornamento, le persone residenti in Basilicata positive al coronavirus sono salite da a 1.575 a 1.657.

Intanto, in un momento di grande preoccupazione ha fatto “rumore” una nota dell’Azienda sanitaria di Matera, che in cerca di 20 infermieri per «potenziare le attività di monitoraggio e di contrasto alla diffusione del covid 19», nei giorni scorsi ha inviato un telegramma a 350 idonei di una graduatoria di 1.421, ma hanno risposto soltanto in quattro accettando un contratto a tempo determinato per un anno «con ottime possibilità di proroga».

E così nei prossimi giorni saranno spediti ulteriori 450 telegrammi. E non si placa la polemica politica, con i consiglieri regionali del Pd, Marcello Pittella e Roberto Cifarelli, che hanno scritto una lettera aperta al governatore di centrodestra Vito Bardi per sottolineare che «non è possibile, a distanza di mesi e con un tale aumento dei contagi, essere ancora oggi alla ricerca delle strutture sanitarie per i covid: non è tollerabile che gli ospedali non siano più in grado di erogare altre prestazioni sanitarie di cui i cittadini necessitano. Se non fosse reale – hanno evidenziato i consiglieri dem – sarebbe folle».

I consiglieri regionali del Movimento cinque stelle, Gianni Leggieri, Gianni Perrino e Carmela Carlucci, hanno invece chiesto allo stesso Bardi «di dare spiegazioni alle centinaia di lavoratori pendolari di Irsina e Genzano. L’incubo Covid-19 non dà tregua alla nostra regione e all’intera nazione: e se all’inizio dell’emergenza erano quasi comprensibili alcuni errori da parte di Bardi & C. nella gestione della stessa, oggi – hanno detto i pentastellati – non è più possibile permettersi leggerezze».

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