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Dopo la sconfitta da incubo a Cava de’ Tirreni, il Crotone cercava una vittoria per rimettere la locomotiva rossoblù sul binario della regolarità. L’ha ritrovata con un’altra prova piena di sofferenza come contro il Pescara e il Real Marcianise, anche se questa volta la rete del successo non è arrivata sul finale di gara, come in passate partite, ma al primo tempo.
Il tutto a cospetto del pubblico presente per la prima volta dopo l’abilitazione dello Scida. Ad onor del vero, ci si aspettava un bel pò di gente, magari non il tutto esaurito, ma nemmeno i pochi semivuoti spalti dello stadio.

Formazione annunciata quella del Crotone, con Moriero che lascia in panca Vicedomini e mette in campo i muscoli e i centimetri di Pacciardi. Espinal ottiene la riconferma e opera dietro la punta, Russo. Il Benevento ha dovuto fare a meno del centravanti titolare, Luigi Castaldo, colpito dalla febbre nella nottata di sabato. Al suo posto, l’ex catanzarese Bueno, al centro dell’attacco.
Solito modulo per il Crotone contro un 4-4-2 schierato da Papagni, che subito si impossessa della manovra. Il Crotone parte a velocità ridotta mettendo in affanno la difesa della compagine avversaria. Il Benevento ha il possesso di palla fino al 20′, quando inspiegabilmente lascia spazio al Crotone che guadagna fiducia e metri sul campo, ci prova con tre tiri e infine mette a segno al 34′. Alla ripresa Papagni rimodula la squadra, ma nonostante questo non riesce a far cambiare il risultato. Cambia poi Cattaneo, Cinelli e Palermo con Di Piazza, Imbriani e Statella. Cattaneo in modo particolare va in confusione totale contro un Basso scatenato che gli fa fare una figuraccia. Il Benevento opera il forcing finale prima della fine della partita, ma non riesce ad impensierire Concetti che trascorre un pomeriggio tranquillo.

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