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Ha lasciato il carcere Antonio Colacino, 50 anni, di Catanzaro, finito in manette nell’ambito dell’operazione «Gambero», con l’accusa di associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti. Lo ha deciso il giudice dell’udienza preliminare distrettuale, Abigail Mellace, che ha concesso all’uomo la custodia cautelare ai domiciliari, accogliendo la richiesta dell’avvocato Arturo Bova. Davanti allo stesso giudice i dodici imputati di «Gambero» torneranno il 28 novembre, quando si saprà se alcuni di loro saranno ammessi al giudizio abbreviato (che in caso di condanna comporta lo sconto di pena di un terzo), condizionato all’audizione di testi o all’effettuazione di diverse perizie (fra cui una psichiatrica, per Maurizio Abruzzese, che stabilisca se il 22enne è capace sia di intendere e volere che di stare in giudizio), richiesto dai difensori alla scorsa udienza del 21 ottobre per Antonio Abbruzzese, di 33 anni, Maurizio Abbruzzese, 22, Rita Passalacqua, 32, Cosimo Passalacqua, 37. Sono già stati ammessi all’abbreviato semplice, invece: Cosimo Abbruzzese, 25 anni, Rita Abbruzzese, 29, Domenico Passalacqua, 30, Fiore Passalacqua, 26, Giovanni Passalacqua, 29, Maurizio Passalacqua, 21, Pierino Passalacqua, 27, e lo stesso Colacino. Per tutti la richiesta di rinvio a giudizio è arrivata dal sostituto procuratore antimafia, Gerardo Dominijanni, titolare delle indagini, che ottenne dal giudice per le indagini preliminari, Tiziana Macrì, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico dei dodici indagati, che i carabinieri notificarono con il blitz scattato alle prime luci dell’alba del 21 gennaio scorso. Quel giorno finirono in manette Antonio Abbruzzese, Cosimo Abbruzzese, Maurizio Abbruzzese, Rita Abbruzzese, Cosimo Passalacqua, Domenico Passalacqua, Fiore Passalacqua, Giovanni Passalacqua, Maurizio Passalacqua, Pierino Passalacqua, Rita Passalacqua, tutti pregiudicati e tutti domiciliati in viale Isonzo e traversa Isonzo, a Catanzaro. Colacino, sfuggito inizialmente alla cattura, fu preso la sera del 25 gennaio, mentre consumava una pizza in un locale di Marcellinara.

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