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Francesco Pesce, di 30 anni, indicato dai carabinieri come vicino all’omonima cosca della ‘ndrangheta, è stato arrestato a Rosarno con l’accusa di avere sequestrato l’ex fidanzata.
L’arresto di Pesce è stato fatto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Palmi. La vicenda che ha portato all’arresto di Pesce risale allo scorso mese di agosto. I militari, ai quali era stato segnalato un sequestro di persona, non trovarono sul luogo loro indicato Maria Reitano, di 43 anni, la persona che aveva richiesto il loro intervento. La donna, il giorno seguente, si presentò ai carabinieri e riferì che la figlia, Maria Stanganelli, di 21 anni, era stata rapita dall’ex fidanzato, identificato per Francesco Pesce.
Maria Reitano raccontò, inoltre, che la figlia era stata caricata di peso in un’automobile contro la sua volontà dall’ex fidanzato e da altre tre persone, a lei sconosciute, di cui una armata di pistola. Successivamente, però, la ragazza aveva contattato la madre rassicurandola sulle sue condizioni. All’epoca, comunque, la donna non aveva formalizzato alcuna denuncia contro Pesce. Madre e figlia, nei mesi seguenti, sono state sentite più volte dalla Procura della Repubblica di Palmi e dai carabinieri sulla vicenda che ha portato all’emissione del provvedimento restrittivo nei confronti di Pesce, eseguito stamattina dai carabinieri della Tenenza di Rosarno.

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