X
<
>

Condividi:
1 minuto per la lettura

Una dipendente dell’Inps di Reggio Calabria, di 47 anni, della quale non sono state rese note le generalità, è stata arrestata dalla polizia postale con l’accusa di frode informatica. Il gip Adriana Trapani ha disposto gli arresti domiciliari.
L’indagine è partita dalla denuncia presentata dalla sede Inps provinciale che ha riscontrato, in relazione all’erogazione di ingenti somme, la non corrispondenza tra dati informatici e documentazione cartacea, scoprendo in tal modo che vi erano state delle operazioni contabili fittizie.
I soldi venivano erogati come falsi rimborsi e provenivano dalle somme non riscosse dagli assicurati destinatari, che, secondo gli investigatori, l’operatrice, con artifizi informatici, trasferiva su finti capitoli.
Le indagini hanno accertato che le operazioni illecite erano decine, tutte avvenute con disposizioni on line da parte della dipendente arrestata che consentiva in tal modo l’emissione di pagamenti a persone compiacenti per una truffa ai danni dello Stato, al momento accertata, di circa 200 mila euro. I soldi venivano erogati come falsi rimborsi e provenivano dalle somme non riscosse dagli assicurati destinatari, che l’operatrice, con artifizi informatici, trasferiva su finti capitoli.
Le indagini della polizia postale stanno proseguendo per identificare i destinatari delle somme non potendo escludere la presenza di altre persone coinvolte.

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE