X
<
>

Condividi:
3 minuti per la lettura

DICONO che Potenza sia una città tranquilla. Dicono ancora che a lasciare aperta per sbaglio l’automobile, il rischio di vedersela rubare sia bassissimo. Dicono che qui, in questa città di provincia con ambizioni metropolitane e anima ancora di grande paese, si possa camminare per strada di sera, senza dover temere poi chissà che cosa, fatte salve le normali precauzioni di buon senso. Eppure, dicono anche che qualcosa sta cambiando e che negli ultimi tempi certi fenomeni siano diventati un po’ troppo frequenti. E’ il caso dei furti in appartamento, che mai come nell’ultimo anno si sono susseguiti senza sosta, e non solo nel periodo estivo, quando la città si svuota e forse anche l’occhio di controllo dei vicini si dirada.
Il racconto della quotidianità che scorre – in fondo non così lenta a Potenza – di tanto in tanto, negli ultimi tempi, si infarcisce di episodi di microcriminalità: scippi, furti, atti vandalici. Più che allarme, segnali preoccupanti rispetto alla tradizionale frequenza di episodi simili a cui il capoluogo era abituato: dalla casualità fisiologica a una maggiore costante.
Solo ieri, i comunicati diffusi della questura e le notizie scambiate nei bar, raccontavano di uno scippo e di un furto di cellulare, accaduti in strada, in zone parecchio frequentate. Un ragazzo è finito agli arresti e un altro si è beccato una denuncia per aver rubato il telefono cellulare a un passante che camminava per le vie cittadine. Il malcapitato, però, ha subito denunciato e, fatto l’identikit dei ragazzi, date informazioni sul furgone usato per la fuga e sul cellulare rubato, ha permesso agli agenti della mobile di risalire ai due ragazzi ritenuti ora responsabili del furto.
Poche ore dopo, sempre mercoledì, a fare le spese di un’aggressione in strada, una donna ottantenne, vittima di uno scippo. Era in via Pretoria, nei pressi di borgo San Michele, ed erano da poco passate le dieci di sera. Stava tornando a casa, quando un uomo le si è avvicinato e ha provato a portarle via la borsa. E’ scappato con due catene strappatele dal collo. La donna è caduta, fortunatamente riportando solo lievi ferite. La chiamata al 113, l’arrivo della volante, l’invito a denunciare l’indomani. Poi il tragitto verso l’ospedale per un controllo e per provare a smaltire un prevedibile stato di shock. Possibile che nessuno abbia visto o sentito nulla? Eppure a quell’ora, in queste sere di fine estate, il centro storico è ancora discretamente popolato di ragazzi e comitive meno giovani.
I cittadini continuano a chiedere più sicurezza e più controlli. Le forze dell’ordine pure devono fare i conti con organici ridotti e poche risorse. Ma la sensazione è che si sia ancora in tempo per evitare di sorpassare quella linea, oltre la quale la città tranquilla diventa territorio a rischio. I piccoli numeri e certe abitudini di vicinato che sopravvivono potrebbero arginare ancora a lungo la criminalità, micro e non. Ma servono controlli, servono politiche contro il disagio, servono famiglia e scuola, serve la comunità.
Sullo sfondo, Potenza fa i conti con lo spaccio e il consumo della droga. Fenomeno costante nel tempo, cambia per modalità e qualità delle sostanze reperibili in città (solo negli ultimi tempi la polizia aveva fermato alcuni giovani con a disposizione della ketamina, un anestetico per gli animali). E’ ancora una volta la questura a diffondere la notizia del ritrovamento di alcune pasticche di ecstasy, in uno dei quartieri più popolosi, a Cocuzzo.
Gli agenti della mobile stavano facendo abituali controlli, mentre nel rione andavano avanti i festeggiamenti per la Beata Maria Vergine, in un grande via-vai di gente. I cani hanno fiutato qualcosa, tirando diritti verso quell’appartamento disabitato. In un sacchetto di plastica c’erano 50 grammi di ecstasy, più o meno 90 pasticche bianche, marcate dal simbolo della Mercedes, e della polvere. L’ecstasy, spiegano, costa poco, si recupera con facilità negli ambienti della movida notturna, ce ne è di varie forme e qualità. Uccide comunque. Anche in questa piccola città di provincia.

Sara Lorusso

https://www.facebook.com/pages/Il-Quotidiano-della-Basilicata/1441588122861160099ff]4|14]Visita la nostra pagina Facebook

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE