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di GASPARE STUMPO
«La discussione sulla metropolitana leggera sembra attestarsi su dichiarazioni dettate da semplice contrapposizione politica». E’ quanto sostengono i dirigenti del circolo cittadino del Partito Democratico di Rogliano, per i quali “si tralascia” il merito, ovvero, il futuro di un’area vasta che interessa anche il Savuto, la zona di Montalto Uffugo, la presila e i territori posti sulla dorsale jonica e tirrenica. «Risulta quindi veramente specioso – scrivono dal Pd roglianese, il cui respondabile è Giacinto Stumpo – discutere del vantaggio di attraversare questo o quell’isolato di Cosenza o di Rende». A giudizio degli interessati l’elemento da tenere in considerazione è, soprattutto, lo studio di fattibilità dell’opera redatto nel 2001 per conto della Regione Calabria. Quindi, la necessità di porre al centro dell’infrastruttura l’Università della Calabria tenendo in considerazione i tracciati ferroviari posti sull’asse esterno di Cosenza e Rende. I dirigenti del Partito Democratico roglianese pongono l’accento, infatti, sul convegno tenutosi il 16 novembre 2002 a Rogliano. In quella occasione «si fece il punto e – si ricorda nella nota – si verificò, con documenti contabili e progetti, redatti per l’occasione dall’Italfer-FS, quanto fosse importante un collegamento veloce, cadenzato ed interconnesso con FS, Amaco, Consorzio Autolinee, linee extraurbane tutte, per l’Unical e dall’Unical». «Una scelta politica di fondo, insomma, che fu denominata “Patto per la mobilità sostenibile”. Una idea progettuale fattibile che snodandosi dal Savuto fino a Castiglione Cosentino, dal bivio Rocchi, posto al chilometro 11+832 della linea FS Cosenza–Paola, con un nuovo tracciato di appena 3 chilometri, penetrasse nell’Università». Una infrastruttura, dunque, da realizzare nell’interesse e per lo sviluppo di una “grande area urbana” e del suo polo universitario. «La discussione – si legge sempre nel documento del Partito democratico di Rogliano – deve avere connotati di buon senso che hanno fidelizzato, almeno nel Savuto, l’elettorato, avendo un solo punto di riferimento: non possiamo permetterci egoismi dannosi alla Calabria e dobbiamo muoverci verso sistemi sempre di più a rete ed inclusivi, nella Calabria e per la Calabria. Tutto il resto, compreso i piccoli interessi di bottega, non ci interessa».

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