X
<
>

Condividi:
2 minuti per la lettura

Aderiamo con convinzione all’iniziativa promossa dal direttore del Quotidiano, Matteo Cosenza, di dedicare la prossima giornata dell’8 marzo a Giuseppina Pesce, Maria Concetta Cacciola e Lea Garofalo. Tre donne calabresi che hanno fatto una scelta difficile decidendo di rompere con l’ambiente della ‘ndrangheta nel quale erano cresciute ed hanno vissuto, arrivando a denunciare anche i propri familiari e scegliendo la strada della legalità. Per due di loro questa decisione è stata fatale. Possiamo solo immaginare quanto duro sia stato il percorso che le ha portate a compiere questa scelta, quale tormento e paura abbiano dovuto vivere e proprio per questo dobbiamo loro qualcosa. Probabilmente la speranza di evitare ai propri figli e a tanti altri giovani come loro il destino già scritto di una vita criminale, già segnato, è stata la principale leva che le ha animate.
Un vero e proprio atto d’amore. Tanto più importante perché rompe codici, legami e condizionamenti atavici e fino ad ora apparentemente intoccabili. Un esempio per tutti noi, per i tantissimi calabresi che con la ‘ndrangheta non hanno nulla a che fare ma che pensano che non sia comunque un problema loro. Ed un segnale importante ed incoraggiante, nella lotta alla ‘ndrangheta, perché proveniente dall’interno delle loro stesse famiglie. Vogliamo coglierlo e ci auguriamo siano in tanti a farlo il prossimo otto marzo e tutti gli altri giorni dell’anno.
Qui a Lamezia il 29 febbraio una ampia rete di associazioni ha promosso, in uno dei quartieri considerato “difficile” della città, una manifestazione contro tutte le mafie dal titolo emblematico “Il giorno che non c’è” (alludendo sia al 29 febbraio come giorno che capita solo ogni quattro anni, sia e soprattutto ad immaginare il giorno in cui la ‘ndrangheta non ci sarà più come il giorno della liberazione possibile della Calabria) che potrà essere una utile e significativa tappa di avvicinamento a questo otto marzo che insieme vogliamo realizzare.

L’assessore alle Pari opportunità
del Comune di Lamezia Terme
Giusi Crimi
Il Centro Antiviolenza “Demetra” con i suoi
operatori e consulenti
Rosa Andricciola
Stefania Mendicino
Caterina Ermio
Francesca Fiorentino
Maria Costanza Perri
Roberta Cretella
Maria Antonietta Cemma
Suor Anna Ceruti
Maria Francesca Di Bella
Angelo Gigliotti
Renato Zaffina
Anna Fazzari
Marisa Meduri

Condividi:

COPYRIGHT
Il Quotidiano del Sud © - RIPRODUZIONE RISERVATA

EDICOLA DIGITALE