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POTENZA – Bagni di Montereale in condizioni indecenti, sporchi e imbrattati. La villa di Santa Maria aperta h 24 – a differenza di prima, con precisi orari di apertura e chiusura – e lasciata incustodita in balia del caso.
Ancora, i bagni del mercato a Verderuolo chiusi, con disagi ai cittadini – specialmente anziani, i più assidui frequentatori – e ai commercianti.
Le palestre, anche queste incustodite, con le preparazioni atletiche che cominceranno a breve e una serie di attività estive in corso, come il beach volley alla Caizzo.
Palestre che da settembre, ancora una volta verranno autogestite dalle società, con tutti gli oneri economici che questo comporta a discapito del servizio di vigilanza e pulizia.
Tutto questo perchè dallo scorso anno, con il passaggio da Ariete a Facility – azienda addetta alle pulizie degli impianti comunali della città, affidataria del servizio tramite Romeo, vincitore della gara Consip – la vigilanza è stata tolta dal contratto, nonostante una parte degli addetti abbia continuato a svolgere il servizio come prima fino a quando poi, con i tagli dell’attuale amministrazione comunale e lo spettro del dissesto, la vigilanza è stata completamente ignorata: non ci sono soldi, quindi non si fa. Con evidenti conseguenze sul decoro e sull’ordine – dicono i lavoratori – oltre che sui lavoratori stessi, 37 dei quali, su 81, sono stati licenziati.
Per gli altri sono stati da poco concordati con i sindacati i contratti di solidarietà e una riduzione oraria del 25 per cento. Un accordo che, tuttavia, lascia delle perplessità nei lavoratori, soprattutto rispetto alla possibilità di spostare chi è in mobilità in altri cantieri dell’azienda, anche non contemplati nel contratto.
Dubbi, perplessità e sospetti di “illeciti” rispetto alle scelte amministrative all’allora passaggio da Ariete a Facility tramite gara Consip, a quanto pare avrebbero spinto un gruppo nutrito di lavoratori a sporgere denuncia alla Procura della Repubblica. Parallelamente continua l’indagine giudiziaria proprio su Facility e i rapporti con un dirigente comunale all’epoca della convenzione.

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