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La linea di produzione della Stellantis

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POTENZA – Lo stabilimento Stellantis di Melfi «è e deve continuare ad essere lo stabilimento di punta anche del nuovo gruppo». Lo scrivono, in una nota congiunta, Fim Cisl, Uilm, Fismic e Uglm Basilicata, nel giorno in cui viene convocato un vertice per il 15 aprile coi vertici del colosso automobilistico.
Nel comunicato è sottolineato che «si sono svolte martedì scorso le assemblee nello stabilimento di Melfi per illustrare ai lavoratori lo stato delle azioni messe in campo dalle organizzazioni firmatarie del Ccsl (Contratto collettivo specifico) sulla difficile situazione dello stabilimento di Melfi. Assemblee molto partecipate che – hanno evidenziato i rappresentanti sindacali – hanno messo al centro una discussione su queste settimane di mancato confronto con l’azienda e sulle scelte unilaterali e le voci incontrollate all’interno del sito di Melfi» dove «non si accetteranno ridimensionamenti sia dello stabilimento sia del suo indotto».

Ferdinando Uliano (segretario nazionale Fim-Cisl) definisce «positiva» la convocazione a Torino dell’incontro coi vertici di Stellantis Europe: «Ora servono risposte precise e una discussione franca e trasparente», incalza. «La presenza dei vertici Regione Europe è importante per avere un quadro complessivo della situazione degli stabilimenti italiani e per poter avere una prima discussione franca e trasparente rispetto ad alcune situazioni che si sono determinate nelle ultime settimane negli stabilimenti». Il riferimento è «ad alcune iniziative prese rispetto ad azioni di “riduzione dei costi” su alcuni settori, non condivise con il sindacato, e su alcune problematiche emerse in particolare nello stabilimento di Melfi» come «la mancata partenza della terza squadra sulle produzioni ibride di Renegade e Compass, al conseguente rinvio della ripresa della piena attività di circa 1.500 lavoratori, all’aumento dell’uso della Cassa Integrazione e alle voci non confermate da Stellantis di uno studio che prevede un intervento su una linea di produzione».

«La creazione di un grande gruppo multinazionale spero sia un’opportunità di crescita e non invece un pericolo per i lavoratori lucani. Mi unisco ai sindacati Fim, Uilm, Fismic e Uglm Basilicata: lo stabilimento di Melfi è e deve continuare ad essere lo stabilimento di punta anche del nuovo gruppo». Lo ha detto il governatore Vito Bardi, rendendo noto che si «attiverà con il Mise, attraverso il ministro Giorgetti, che è sempre stato molto disponibile nei confronti delle esigenze produttive e sicuramente comprenderà il ruolo strategico dello stabilimento di Melfi non solo per la Basilicata ma per tutto il Paese.

Al presidente Draghi – ha concluso Bardi – chiederò nelle prossime ore di interloquire presso la proprietà di Stellantis per avere garanzie a lungo termine su investimenti, capacità produttive e salvaguardia dei posti di lavoro». Gaetano Ricotta (Fiom Cgil Basilicata) commenta: «Bene il ritrovato interesse del governo regionale per l’automotive», mentre Michele De Palma (Fiom Cgil nazionale) annuncia che oggi la Fiom sarà al Mise.
Infine dalla deputata Sara Moretto, capogruppo Italia Viva in Commissione Attività produttive, Commercio e Turismo, un’interrogazione al Mise sul caso Melfi.

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