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POTENZA – Nessun contagio da nuovo Coronavirus per due cittadini lucani provenienti da Codogno (Lodi). Lo rende noto la task force della Regione Basilicata che ha il compito di monitorare e gestire eventuali casi di contagio da nuovo Coronavirus a livello regionale. L’esito dei test è negativo. Per ulteriore precauzione, fa sapere ancora la task force, gli stessi cittadini hanno deciso per una quarantena volontaria.

Intanto è polemica politica sul Coronavirus in Regione. Il consigliere di Italia viva Mario Polese sulla questione ha depositato una mozione consiliare alla quale ha replicato prontamente l’assessore alla Salute della Regione, Rocco Leone.

«È assolutamente necessario che per chiunque ritorni in Basilicata dalla Cina anche attraverso tappe intermedie o scali aereoportuali si preveda un regime di quarantena» ha detto il vicepresidente del Consiglio regionale, Polese. «Si tratta – ha aggiunto – di un atto di responsabilità e prevenzione. Per questo così come specificato nella mozione, chiedo al presidente della giunta regionale, Vito Bardi e all’assessore lucano al ramo, Rocco Leone di mettere in atto tutte le procedure possibili per alzare al massimo i livelli di controllo per chi accede nella nostra Regione e di interloquire con il ministro Speranza anche attraverso i parlamentari lucani affinché si attivi un cordone sanitario più efficace di quello attuale».

«L’emergenza Coronavirus non dovrebbe essere oggetto di strumentalizzazione politica, in Basilicata è stata costituita una task force per gestire eventuali criticità. Il protagonismo, in questi casi, può solo contribuire a generare allarmismi». È stata la replica di Leone, per cui «la task force istituita in Regione Basilicata, secondo le indicazioni ministeriali e dell’Organizzazione mondiale della santità, ha già dato dimostrazione di piena efficienza e tempestività nel caso del cittadino cinese residente a Lavello».

«A tal fine – prosegue Leone – se un cittadino si presenta in un Pronto soccorso della Regione viene immediatamente sottoposto a un pre-triage per stabilire, in base ai dati anamnestici e clinici, se si tratta o meno di un caso sospetto. Se è un caso sospetto viene subito avviata la procedura prevista. Tutto ciò avviene anche se il paziente si reca dal proprio medico curante. L’ultima circolare ministeriale – prosegue Leone – ha esteso la quarantena immediata a tutte le persone che sono venute a contatto sia direttamente sia indirettamente con casi conclamati».

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