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Trasferimento di pazienti della Rsa di San Giorgio Lucano

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POTENZA – Ancora un contagio “nascosto”, come quello dell’infermiera dell’ospedale di Villa d’Agri, che ha scoperto soltanto al quarto tampone di essere positiva al covid 19. Questa volta, però, è toccato a un 87enne ospite della casa di riposo di San Giorgio Lucano, dove in seguito alla notizia sono stati appena ripetuti gli esami sugli otto residenti, che la settimana scorsa erano risultati sani (LEGGI LA NOTIZIA).

Sono i falsi negativi la preoccupazione che va prendendo piede nella Basilicata dei contagi sempre più vicini a quella “quota zero” che fa ben sperare per la ripartenza di un numero di attività anche maggiore che nelle altre regioni e in tempi più brevi. Basti pensare all’annuncio per cui da lunedì prossimo torneranno al lavoro nello stabilimento Fca di Melfi 750 operai al giorno. O alla campagna promozionale ipotizzata dalla Lega, il partito di maggioranza relativa in Regione, per rilanciare l’ospitalità lucana in vista dell’estate sottoponendo a tamponi i turisti in arrivo nella regione senza virus.

A suonare un nuovo campanello d’allarme sulla situazione, e l’insidiosità del nemico contro cui si sta combattendo ormai da quasi due mesi, è stato il caso dell’87enne di San Giorgio, che da tre giorni era ricoverato al Madonna delle Grazie di Matera con sintomi sospetti. Un caso che oltre a rimettere in discussione l’affidabilità dello strumento chiave, da un punto di vista scientifico, della “fase 2” in programmazione, è riuscito anche a rompere definitivamente l’incantesimo che pareva aver avvolto la casa di riposo del piccolo centro della valle del Sarmenoto. Con la meraviglia di quei 12 anziani «asintomatici», così rassicuravano dalla Regione mentre Bardi ancora esultava per i «contagi zero» del giorno precedente, che ha dovuto cedere il passo alla preoccupazione per le loro condizioni.

Ieri nel bollettino diffuso a mezzogiorno dai vertici di via Verrastro (sui dati dei tamponi elaborati mercoledì) si fa menzione di un nuovo caso anche a Matera, oltre che al 13simo ospite della struttura di San Giorgio. Con la città dei Sassi che continua ad allungare il suo distacco su Potenza per il numero di pazienti tuttora positivi al covid 19 e inizia a insidiargli il primo posto per numero di contagi assoluti (64 a 71). Non a caso paiono finalmente aver trovato ascolto le richieste del sindaco Raffaello De Ruggieri per l’individuazione di una struttura per il ricovero dei contagiati con sintomi lievi. In maniera da evitare il propagarsi domestico del virus. Struttura che sarebbe stata scelta dalle autorità sanitarie nell’hotel Il chiostro delle cererie, nella via omonima.

Ieri sul tema dei finti negativi e più in generale sulle insidie del covid 19 sono intervenute anche le segreterie regionali di Fp Cgil e Cisl Fp con Giuliana Scarano e Pasquale Locantore, che oltre alla vicenda dell’infermiera di Villa d’Agri hanno citato quanto accaduto «presso la struttura di Pescopagano» dove «sono intervenuti i carabinieri del Nas in seguito a un ricovero e alle successive dimissioni di una paziente proveniente da fuori regione non sottoposta preventivamente a test per il Covid 19», e «una decina di giorni presso il servizio psichiatrico di cura e diagnosi dell’Asp», dove «sono risultati positivi due nuovi ricoverati senza preventivo test». Mentre all’Irccs Crob di Rionero, mercoledì: «un paziente dializzato è stato trovato positivo».

Di qui la richiesta di tamponi per tutto il personale sanitario «e attenzione estrema nei confronti dei pazienti attraverso uno screening costante di coloro che accedono alle strutture sanitarie per ricoveri ordinari, in day surgery e per controlli e terapie giornaliere, al fine di minimizzare i pericoli per gli operatori e per la salute pubblica».

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