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Personale sanitario al lavoro - immagine di repertorio

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POTENZA – Il focolaio che non si spegne tra le corsie dell’ospedale San Carlo di Potenza, e il calciatore multato per aver violato la quarantena tornando in Portogallo dopo la scoperta di due contagi nello spogliatoio.
Sono i comportamenti contrari alle norme anti contagio ad accendere le preoccupazioni sul fronte lucano dell’emergenza covid 19, due giorni dopo l’allentamento delle restizioni da “zona rossa” sul territorio regionale, col passaggio in “zona arancione”.

E’ alla violazione delle regole basilari per evitare la trasmissione del virus, infatti, che viene ricondotto quanto sta accadendo nel principale nosocomio regionale, dove ieri è stata registrata un’altra quindicina di contagi nel reparto di geriatria, dopo quelli scoperti perlopiù in Medicina generale. Ma in considerazione della maggiore contagiosità delle varianti del virus in circolazione ormai non viene esclusa nemmeno la possibilità di un blocco dei ricoveri non covid come è stato appena deciso nella vicina Puglia.

Intanto è salito a 384 il numero delle vittime lucane della pandemia dopo gli ultimi 4 decessi registrati dall’unità di crisi anti virus (1 a Forenza, 1 a Montescaglioso, 1 a Potenza e 1 a Sant’Arcangelo).
L’ultimo bollettino epidemiologico diffuso da via Verrastro ha fatto registrare un lieve calo del livello di occupazione dei posti letto ospedalieri per pazienti covid, con 173 ricoveri contro i 179 di martedì. Come pure di quelli, tra i ricoverati, per cui si è reso necessario il ricorso alle cure più invasive della terapia intensiva, scesi da 16 a 14 (sei al San Carlo di Potenza e otto al Madonna delle Grazie di Matera).

Nel bollettino è stato evidenziato, inoltre, che di 1.384 tamponi molecolari processati nelle 24 ore precedenti, sono 124 quelli riferiti a residenti in regione risultati positivi. Con 88 guarigioni di giornata, quindi, il numero dei lucani attualmente positivi è salito a 3.962.
Sul fronte della prevenzioni anti – contagio, invece, ieri da registrare c’è stato anche un incontro in Prefettura, a Potenza, del Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica, sulla situazione nelle micro zone rosse appena istituite dal governatore Vito Bardi nei comuni di Francavilla in Sinni, Latronico, Senise e Montescaglioso.

Nel corso della riunione è stato concordato con in sindaci dei 4 comuni «di attuare specifici dispositivi di controllo interforze nei relativi territori, con l’impiego del reparto prevenzione crimine, caratterizzati da assidui servizi di vigilanza dinamica con particolare riguardo alle vie di accesso e di uscita dai territori interessati, e con il concorso delle Polizie locali nell’ambito dei centri urbani».

Dalla Questura del capoluogo, invece, è stata resa nota la sanzione notificata al giocatore portoghese del Potenza calcio, Diogo Pinto, attraverso l’azione diplomatica dell’ambasciata d’Italia a Lisbona, per aver violato la quarantena precauzionale disposta dall’Asp di Basilicata.
All’ex trequartista potentino, infatti, viene contestato «l’arbitrario allontanamento dall’Italia in data 09 novembre 2020», quando «è volato in Portogallo trasgredendo l’obbligo dell’isolamento prudenziale disposto a tutto il gruppo squadra dall’Asp di Basilicata a causa della positività al covid-19 di due giocatori».

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