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Le vaccinazioni effettuate alle tende del Qatar a Matera nei giorni scorsi

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Non funziona come dovrebbe la piattaforma di prenotazione. Ma semplicemente perchè alcuni dati non ci sono e alcune persone non riescono a prenotare. Un’inconveniente che non è isolato perchè le segnalazioni arrivano da più parti. «Solo 16 in un giorno ne ho ricevute» spiega Mariantonietta Tarsia presidente di Cittadinanzattiva. «Chiedono a noi medici di famiglia di intervenire perchè così gli dicono ma noi in piattaforma non possiamo entrare» aggiunge la dottoressa Rosaria Ragone che è medico di famiglia a Montalbano e che essendo anche assessore comunale sta affrontando a tutto tondo le problematiche che riguardano questa situazione.

Di certo però in un senso o nell’altro sono molte le proteste. «E come non bastasse ci sono anche persone che non risultano perchè non hanno registrata una patologia ma che noi conosciamo anche se non sono certificate. Parliamo ad esempio degli obesi o di chi ha l’anemia falciforme. Sono condizioni di fragilità ma che non risultano da nessuna parte» continua la dottoressa Ragone, «sarebbe stato importante chiedere ai medici di famiglia di indicare alcune situazioni in maniera tale da avere un quadro completo della situazione.

Ci sono ad esempio dei pazienti oncologici che hanno scoperto da poco di essere malati e che pure in una condizione di evidente fragilità non risultano in piattaforma». Situazioni paradossali e evidentemente gravi «che sono determinate probabilmente da un mancato aggiornamento delle esenzioni per cui alcune situazioni patologiche non risultano in piattaforma. Poi capita che queste situazioni vengano gestite attraverso i call center e che i call center dicono che deve essere il medico di famiglia a dare queste indicazioni ma per noi non è possibile assolutamente riuscire a fare una cosa del genere.

In quella piattaforma di Poste non possiamo nemmeno entrare, l’unica cosa che si può fare per quei medici che sono anche vaccinatori è segnalare le vaccinazioni che vengono eseguite e nulla altro». Insomma una corsa lunghissima per molte persone che prima di riuscire finalmente a prenotare finiscono per essere letteralmente rimbalzate da una parte all’altra senza che si riesca a trovare una soluzione.

«Sono giorni che ricevo chiamate da diversabili, che cercano di prenotare la vaccinazione in quanto categorie fragili, ma non riescono a farlo né sul portale delle Poste, né tramite numero verde dedicato» rincara la presidente di Cittadinanzattiva Tarsia.
«Solo ieri ho ricevuto 16 segnalazioni, che mi hanno allarmata. -spiega al Quotidiano.

Ho contattato la direzione nazionale delle Poste italiane, dalla quale mi hanno dirottata sulla Regione Basilicata, che sovraintende alla gestione del sistema di prenotazioni, a cui Poste presta solo la sua piattaforma. Quindi ho cercato invano di contattare il responsabile della task force regionale, Esposito, ma senza alcun risultato. Per l’assessore alla Sanità, Rocco Leone, ha risposto una segretaria che non ha saputo fornire informazioni, né mi ha fatto parlare con lui. Quindi, ad oggi, se un diversabile inserisce i suoi dati (codice fiscale e tessera sanitaria) nel portale di Poste, non ottiene la prenotazione perché non viene riconosciuto come fragile. La stessa cosa avviene con il numero verde; un grave disservizio -conclude Tarsia- che si deve immediatamente rimuovere».

Un problema che tra l’altro non risulta nemmeno facilmente affrontabile proprio per la mancanza di una serie di dati che le aziende sanitarie avrebbero dovuto inserire per definire quella che è la condizioni di fragilità di molte persone che invece nell’elenco non risultano perchè la patologia o la fragilità emersa è molto recente o perchè rientra in un range temporale che non viene di fatto coperto dal sistema di prenotazione.

E’ pur vero che in molti casi l’insistenza delle chiamate anche nei confronti del call center di Poste riesce a smuovere alcune situazioni e a superare il problema ma il tutto avviene dopo che c’è stato una sorta di vero e proprio rimbalzo di competenze e responsabilità nel quale l’utente si trova involontariamente e suo malgrado coinvolto non riuscendo a potersi registrare nel sistema che non ne riconosce il diritto a far parte di una delle categorie che possono effettuare al momento la prenotazione. Non pochi sono anche coloro che sono sì rusciti a prenotarsi da over 70 dunque in un secondo momento ma non in prima battuta tra i fragili.

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