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Personale sanitario al lavoro

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MATERA – E’ partita ieri la macchina delle vaccinazioni agli over 70 ad opera dei medici di famiglia. «Ci sono state alcune preoccupazioni e ci sono alcuni interventi di messa a punto della macchina in corso d’opera che sono necessari e che potrebbero aumentare anche il numero delle adesioni sinora ricevute che per la provincia di Matera compreso il capoluogo sono di 60 medici cioè poco più di un terzo del totale ma potrebbero anche aumentare» spiegano Michele Campanaro segretario di Matera della Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e Erasmo Bitetti della Simg (società italiana di medicina generale).

«L’adesione è volontaria dovendo tener conto, per la tutela della salute dei pazienti di alcuni fatto come le «caratteristiche dello studio (dimensioni, stanza dedicata, ingressi separati), la logistica (personale di studio, segretaria/infermiere) e eventuali sovrapposizione con l’attività ambulatoriale (mai sospesa, con impegno fino a 8/10 ore al dì)».

Ci sono poi fattori che hanno frenato i medici di famiglia come «l’insicurezza immotivata circa la disponibilità delle dosi (memori del pasticcio vaccini antinfluenzali), la preoccupazione del tempo da dedicare ai soli compiti burocratici (stampa e compilazione di modulo di consenso, nota informativa, scheda anamnestica, consenso al trattamento dati, eventuale autocertificazione, certificato di avvenuta somministrazione – il tutto contestuale alla vaccinazione!) e la necessità di garantire la permanenza in studio dopo inoculazione evitando assembramenti.

La situazione è comunque in divenire: ci risulta che altre adesioni stiano arrivando alla spicciolata» continuano Bitetti e Campanaro.
«Ci sono anche alcuni aspetti su cui intervenire per porre rimedio. C’è innanzitutto un problema nelle prenotazioni che inizialmente erano state affidate alla piattaforma di Poste con ogni medico che indicava le fasce orarie disponibili e poi era stata invece demandata ai medici che avrebbero dovuto chiamare i pazienti secondo un ordine scelto in maniera autonoma e in base alla gestione delle dosi. Ora sarebbe auspicabile che le prenotazioni fossero nuovamente fatte da Poste secondo le disponibilità di ogni medico anche perchè sarebbe impossibile contattare tutti i pazienti tra i 60-79 anni. C’è chi ne ha 820 e non sa se vogliono fare o meno il vaccino» insistono i medici anche perchè sarebbe difficile anzi impossibile scegliere a chi fare il vaccino.

Dubbi e necessità di interventi ci sono anche sulle modalità di approvvigionamento delle dosi che inizialmente dovevano essere 70 a medico ma che poi sono diventate all’ultimo minuto 30 (a Potenza i flaconi da tenere tra i 2 e 8 gradi vengono portati direttamente agli ambulatori, a Matera e a Policoro bisogna invece andarli a prendere in ospedale con una borsa termica).

Infine problemi sono stati rilevati e segnalati dai medici nell’accesso al portale telematico di poste e nella registrazione degli utenti che deve «necessariamente avvenire prima dell’arrivo in studio dei pazienti» concludono Campanaro e Bitetti.

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