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POTENZA – È salito a 568 il numero dei lucani uccisi dal covid 19. È questo il dato più importante emerso dall’ultimo bollettino epidemiologico diffuso dall’unità di crisi anti virus della Regione.

Oltre al decesso di un paziente di Acerenza, da via Verrastro hanno reso noti 21 nuovi contagi accertati sui 771 tamponi esaminati nelle 24 ore precedenti. Con 40 guariti di giornata tra cui 36 residenti, quindi, i pazienti tuttora positivi sono scesi a 828. Ma di questi solo in 22 sono ricoverati nei reparti dell’area non critica degli ospedali di Potenza e di Matera. Mentre restano vuote le terapie intensive.

Il bollettino ha anche indicato in 3.322 le vaccinazioni effettuate nella giornata di venerdì. Col numero dei lucani che hanno ricevuto la prima dose salito a 283.087 lucani (51,2%) mentre quelli che hanno completato il protocollo di immunizzazione anche con la seconda dose sono saliti a 153.811 (27,8%). Per un totale di somministrazioni effettuate pari a 436.898 su 553.254 residenti secondo i dati del sistema di prenotazione delle vaccinazioni gestito da Poste italiane.

Proprio sul fronte della campagna di immunizzazione, però, da registrare c’è anche un nuovo disservizio nella distribuzione delle dosi consegnate alle aziende sanitarie lucane. Da giorni, infatti, non è possibile prenotare nuove vaccinazioni a Potenza città. Con gli utenti che vengono indirizzati su Venosa o addirittura in provincia di Matera, ma piuttosto che viaggiare per decine di chilometri preferiscono rinunciare.

Per risolvere il problema domani è prevista la riallocazione nel capoluogo di circa 4mila dosi sparse nei punti di vaccinazione periferici, e inutilizzate. Nelle ore successive, quindi, sul portale di prenotazione delle Poste dovrebbero riapparire disponibilità per chi intende farsi somministrare il siero anti virus a Potenza.

A Bari, invece, prosegue l’organizzazione del piano sanitario di emergenza per il G20 in programma da lunedì in Puglia e in Basilicata. L’Asl del capoluogo pugliese sta allestendo, in particolare, unità mobili e fisse per eseguire test antigenici e tamponi molecolari, posti letto a Bari, Monopoli e ad Altamura, un ospedale da campo in città e ancora auto e moto mediche del 118 equipaggiate per le emergenze di primo soccorso dispiegate sul territorio.

«Il dipartimento di prevenzione e direzione sanitaria hanno curato ogni singolo aspetto della organizzazione dei servizi sanitari a supporto delle delegazioni internazionali in arrivo a Bari – ha dichiarato il direttore generale dell’Asl barese, Antonio Sanguedolce – dalle procedure di sorveglianza epidemiologica, alla messa a disposizione di posti letto in diversi reparti dei presidi ospedalieri più vicini ai punti crociali della manifestazione fino alla attivazione con mezzi dedicati della rete della emergenza e urgenza».

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