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Il trasferimento di un paziente della Rsa di San Giorgio Lucano lo scorso 22 aprile

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POTENZA – Con le ultime due guarigioni non ci sono più pazienti ammalati di Covid-19 negli ospedali della Basilicata. Si allunga a nove giorni, inoltre, il periodo continuativo con contagi zero per i lucani. Pure ieri tutti negativi i 389 test effettuati. In base al bollettino quotidiano della task force sanitaria, i casi attualmente positivi scendono a 16 (-2) mentre sono 27 le persone decedute e 354 (+2) i guariti.

I lucani in isolamento domiciliare sono 12. In tutto dall’inizio dell’emergenza sono stati analizzati 31.485 tamponi, di cui 31.068 sono risultati negativi. Stabile il tasso di letalità, 6,8%, inferiore sia rispetto alla media del Sud Italia (salito dal 9,1% al 9,2%) sia a quella nazionale (14,4%).

LA NUOVA ORDINANZA DI BARDI – Censimento degli arrivi in regione, come disposto anche in Puglia e Sardegna (seppure con altre modalità) dai rispettivi governatori. E tamponi “spintanei” per tutti. E’ quanto disposto per chi entra in Basilicata, da oggi e fino al 14 giugno, dal presidente della giunta regionale lucana Vito Bardi. Il generale è ritornato sui suoi passi a poche ore dall’entrata in vigore, ieri mattina, del “rompete le righe” scattato con la ripartenza degli spostamenti tra regioni, a livello nazionale, e la sua ordinanza di lunedì scorso. Ordinanza in cui era scomparso qualunque riferimento al censimento degli arrivi avviato a fine febbraio, per gli studenti, ed esteso agli inizi di marzo a tutti i cittadini, assieme alla quarantena fiduciaria per 14 giorni, con l’esplosione della pandemia da covid 19.

Le nuove disposizioni si rivolgono a «tutte le persone fisiche, anche se asintomatiche, che fanno ingresso o si trasferiscono anche temporaneamente nel territorio regionale della Regione Basilicata, tramite qualsiasi mezzo di trasporto pubblico o privato». A loro è imposto di avvertire il proprio medico di famiglia (o pediatra per i più piccoli), se residenti in regione. Per i non lucani, invece, l’obbligo è di chiamare il numero verde 800996688. Spetterà poi ai medici e agli operatori del numero verde, «sulla base delle comunicazioni ricevute», informare «l’autorità sanitaria competente che proporrà l’esecuzione del tampone rino-faringeo per sars cov 2 in applicazione delle indicazioni di prevenzione e controllo emanate dalla direzione generale della prevenzione sanitaria e dal Consiglio superiore della sanità del Ministero della salute».

Non un tampone obbligatorio generalizzato, quindi, che peraltro sarebbe illegale trattandosi di un trattamento sanitario. Ma quasi automatico, o altamente raccomandato. Come peraltro era stabilito anche nell’ordinanza regionale in vigore prima dell’inizio della “fase 3” («il medico competente, effettuata la valutazione epidemiologica per affezioni respiratorie, verificherà la negatività al virus con l’esecuzione del tampone rino-faringeo»), dopo i rilievi per una formulazione precedente eccessivamente perentoria.

RICHIESTI 300MILA TAMPONI – Anche per questo, in previsione dei flussi turistici dei prossimi mesi, la Regione Basilicata ieri ha reso noto di aver già richiesto 300mila tamponi al commissario straordinario per l’emergenza coronavirus, Domenico Arcuri. «Sulla base delle indicazioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie infettive – ha spiegato l’assessore regionale alla salute, Rocco Leone – bisognerebbe effettuare 250 tamponi al giorno ogni centomila abitanti, quindi ci stiamo adoperando per consentire al nostro sistema sanitario di soddisfare questa esigenza. Ed è chiaro che utilizzando questo approccio – ha aggiunto Leone – andremo a salvaguardare i cittadini lucani e il personale sanitario, i lavoratori e gli imprenditori, ma anche i turisti che sceglieranno la Basilicata per le prossime vacanze estive».

MATERA LIBERA DAL VIRUS – La nuova ordinanza di Bardi è arrivata, un po’ a sorpresa, mentre in Basilicata veniva registrato l’ottavo giorno consecutivo senza nuovi casi di contagio da covid 19, con il numero dei pazienti tuttora positivi presenti in regione (tra residenti e non) sceso a 24.

Sospiro di sollievo anche a Matera, che nelle scorse settimane aveva raggiunto Potenza al primo posto tra i centri più colpiti dal contagio con 71 casi accertati.
Dopo l’ospedale Madonna delle Grazie, infatti, l’intera città dei Sassi ha potuto festeggiare la liberazione dal virus, dopo che è risultato negativo anche l’ultimo tampone di controllo effettuato sull’unico paziente rimasto in isolamento domiciliare.

«E’ una splendida notizia – ha commentato il sindaco, Raffaello de Ruggieri – che ci fa guardare con più tranquillità al futuro. Da oggi nessun materano risulta essere contagiato dal virus ma dobbiamo continuare ad adottare quei comportamenti prudenti che ormai sono purtroppo diventati per noi usuali: mantenere le distanze interpersonali, utilizzare le mascherine in luoghi chiusi aperti al pubblico e in luoghi aperti quando si è a contatto con altre persone stando attenti ad evitare gli assembramenti. Sono regole che possono permetterci di ridurre il rischio di contrarre il coronavirus, specie in questa terza fase che deve riportarci alla normalità pur nella consapevolezza di dover convivere con il covid».

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