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Un drone agricolo

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PRENDE forma il progetto di investimento per 3 milioni di euro della Total per la realizzazione di un centro di eccellenza per droni da realizzare nell’area Pip di Stigliano.
I dettagli sono stati illustrati ieri in una videoconferenza coordinata dall’Assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo, con la partecipazione dei sindaci di Stigliano (Micucci), Cirigliano (Galluzzi), Gorgoglione (Nigro) ed Aliano (De Lorenzo). Una seconda presentazione dopo quella del primo luglio dello scorso anno a cui avevano partecipato soltanto il presidente Vito Bardi, e gli assessori regionali Francesco Cupparo, Francesco Fanelli e Gianni Rosa. Oltre, ovviamente, ai massimi vertici Total.

 Stando a quanto riferito in una nota diffusa ieri dalla Regione, gli ingegneri Luca Soia e Dante Mazzoni (Total) hanno spiegato le varie fasi del progetto, indicando tempi previsti, ruoli e responsabilità.
La Total, infatti, realizzerà gli studi ingegneristici,  seguirà il processo autorizzativo fino all’approvazione del progetto definitivo. Per questo si avvarrà del supporto del gruppo Capgemini Altran, laeder mondiale nelle tecnologie innovative legate allo sviluppo dei droni, nelle fasi di ingegneria ed avviamento del centro eccellenza droni.

Nella nota delle Regione si aggiunge che «Total ha stabilito le basi per una collaborazione di lunga durata con ente nazionale aviazione civile». Mentre «una società contrattista lucana sarà selezionata attraverso gara d’appalto per l’attività della costruzione del sito e di installazione di uffici e circuiti di prova».
Nell’evidenziare che sarà un Centro unico al mondo, i tecnici Total hanno sottolineato gli obiettivi da perseguire nei settori della ricerca con le applicazioni dirette «ad imprese, servizi, turismo-cultura, agricoltura, dello sviluppo del territorio e dell’occupazione diretta ed indotta». 

«La crescita del mercato dei droni nei prossimi cinque anni – è stato detto – è stimata nel 60% con settori specifici per l’utilizzo; di conseguenza l’occupazione diretta di 45 unità entro i prossimi 5 anni, con un fattore moltiplicativo nei primi cinque anni per l’indotto di più 2,5 per ciascun assunto, è destinata ad aumentare. Le previsioni per l’entrata in produzione sono per il primo trimestre 2022 con il primo ordine di 50 droni da parte della stessa Total. Quanto alla scelta dell’area Pip di Stigliano (per circa 5 ettari), di proprietà dell’ex Comunità Montana, è stato spiegato che è avvenuta per una serie di elementi che comprendono l’infrastrutturazione di sevizi essenziali e i collegamenti viari».  

Visibilmente soddisfatto l’assessore Cupparo, che ha sostenuto che la videoconferenza è «un’ulteriore testimonianza del nuovo modo di operare da parte della giunta regionale che coinvolge direttamente i territori interessati dai progetti e quindi i sindaci per condividerne gli obiettivi».
Sugli adempimenti che spettano alla Regione Cupparo ha annunciato che sono già pronte le delibere di giunta per l’istituzione del tavolo di concertazione e del tavolo tecnico permanente con le compagnie petrolifere. Sarà infatti il tavolo tecnico permanente a dare il via libera al progetto per il passaggio successivo d’approvazione definitiva in giunta. Altro adempimento della giunta è la nomina dei commissari delle ex Comunità Montane che in questo caso favorirà ed accelererà i tempi di acquisizione dei terreni individuati nell’area Pip di Stigliano.

«Stiamo procedendo speditamente – ha affermato l’assessore – per la realizzazione del primo progetto no-oil che porterà benefici non solo al comprensorio petrolifero quanto all’imprenditoria lucana nel suo complesso oltre che a creare posti di lavoro altamente qualificati per far restare i giovani in Basilicata».
Il presidente Bardi, dal canto suo, ha ribadito il giudizio positivo espresso nel primo incontro di luglio sottolineando che «è il primo di una serie di progetti che verranno presentati nell’ambito dell’impegno assunto dalle compagnie di investire 25 milioni di euro in un quinquennio. Sicuramente è importante perché non dubito che sarà da stimolo e soprattutto da volano per tutto l’indotto sul territorio».

«E’ un appello – ha concluso Bardi – che sento di lanciare proprio agli imprenditori della Basilicata di presentare a loro volta progetti. Stiamo mantenendo le nostre promesse, con i proventi del petrolio iniziamo a creare sviluppo sostenibile e lavoro».

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