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Il terminal bus di Tiburtina a Roma

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Lucani a Roma, Cupparo scrive al sindaco Raggi: «No al trasloco dei bus dal Sud». Il caso Flixbus sulla tratta Matera-Siena


POTENZA – Contro la decisione di spostare, dal piazzale della stazione Tiburtina alla fermata Anagnina della Metropolitana di Roma, il terminal degli arrivi e partenze di tutte le autolinee da e per il Meridione, l’assessore alle Attività produttive Francesco Cupparo (Fi) ha scritto ieri al sindaco di Roma, Virginia Raggi (M5s), sottolineando come questo cambiamento «provocherà notevoli disagi a tutte le categorie di utenti».
«Pur consapevole della necessità di decongestionare il traffico nel centro urbano di Roma – scrive Cupparo – si chiede al sindaco di Roma di voler rivedere la decisione nell’interesse della intera collettività che mi onoro di rappresentare».
Cupparo nella sua lettera spiega che la problematica «è molto sentita dai numerosi miei conterranei ed, in generale, dalla moltitudine dei cittadini meridionali che quotidianamente si recano a Roma per svariati motivi».  
«Si tratta, principalmente – conclude l’assessore – di studenti e delle loro famiglie, di persone che si recano presso le strutture ospedaliere romane o, semplicemente, viaggiatori di passaggio che continuano il loro viaggio verso le stazioni ferroviarie o gli aeroporti capitolini».

Nei giorni scorsi anche dalla Calabria e da altre regioni centro-meridionali si erano levate voci di protesta da istituzioni e utenti.

IN CAMPO ANCHE LATRONICO – Anche il sindaco di Latronico, Fasto De Maria, ha scritto al sindaco di Roma Virginia Raggi e al Presidente della regione Vito Bardi, cui chiede «ogni utile iniziativa a scongiurare un eventuale provvedimento», in seguito alla notizia appresa dalla stampa circa il possibile trasferimento della stazione autobus provenienti dal Mezzogiorno dalla zona Tiburtina a quella Anagnina. «Prendere l’autobus non più dall’autostazione Tiburtina, ma nel nuovo hub al capolinea della Metro A – si legge nel post, pubblicato via social del primo cittadino del borgo termale – significa prenderlo a 19 fermate di distanza». De Maria auspica anche il coinvolgimento «degli altri sindaci del meridione», per quella che considera «soprattutto una discriminazione nei confronti dei pendolari del Sud». La nota si rivolge «alla sensibilità del Sindaco di Roma, affinché ripensi a tale scelta, che va a penalizzare ulteriormente studenti, lavoratori, cittadini e, purtroppo, anche pazienti, che con cadenza regolare debbono recarsi nella Capitale, e anche al disagio per i cittadini nativi di Latronico che vivono ormai stabilmente a Roma».

LE STRADE PER LE ALTRE CITTA’ – Sempre sul tema dei trasporti e dei difficili spostamenti dei giovani pendolari lucani verso altre sedi universitarie, nei giorni scorsi l’assessore all’Università della regione Toscana, Paolo Benini, aveva incontrato  una delegazione di studenti lucani sulla vicenda dell’operatore Flixbus della tratta Matera-Pisa con fermata a Siena e viceversa, che apportando variazioni di orari, durata dei tempi di percorrenza, cambi e soste prolungate, produrrà disagio agli utenti. «Una decisione – afferma l’assessore – che, pur comprendendo le ragioni aziendali, avrà un impatto sulla vita dei nostri studenti fuori sede. Un cambiamento che rischia di incidere, in un futuro prossimo, anche sulla scelta del nostro ateneo. Ecco perché mi auguro che si possano trovare soluzioni che mettano al centro le persone, in questo caso giovani e famiglie».

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