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Giuseppe Frontuto

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Per un gettone di presenza di soli 36,69 euro, percepiti come indennità di carica di consigliere comunale, dovrà restituire i famosi 600euro stanziati lo scorso anno nel decreto ristori dal Governo Giuseppe Conte. Questa è l’amara storia di Giuseppe Frontuto titolare del ristorante pizzeria il Ristoro della Civita nel bosco di Tre Cancelli a Tricarico e consigliere comunale del comune di San Chirico Nuovo, che nei giorni scorsi si è visto recapitare tramite PEC da parte dell’Inps la richiesta di restituzione dei 1.200 euro percepiti indebitamente come ristoro lo scorso marzo e aprile perché ricopre l’incarico di consigliere comunale.

Sicuramente un anno da dimenticare per tutti i gestori di piccole attività per lo più a conduzione famigliare ” ha spiegato Giuseppe ” perché la crisi ha colpito molti settori. I telegiornali si sono riempiti di titoloni per mesi con il termine ristoro e sostegno ai ristoranti, lasciando intendere a gran parte della gente quali grandi somme abbiano percepito, senza però poi preoccuparsi di andare nello specifico di attività per attività e scoprire quante sono cadute vittime di burocrazia. Il mio ristorante si trova nel bosco di Tre Cancelli e il primo paese vicino dista 10 km., in questo lungo anno tra zone rosse, aperture, chiusure e asporto, io non ho lavorato perché chiunque sa la mia posizione geografica si rende conto che fare l’asporto è impensabile anche se io con grande forza di volontà ci ho provato tenendo aperto con servizio anche di consegna a domicilio.

La gestione della mia attività, seppur chiusa o semi chiusa, ha dovuto sostenere dei costi quali energia elettrica, non si può completamente spegnere tutto, oltre a spese di normale gestione tasse e contributi e, il famoso ristoro non è servito nemmeno a coprire due mesi di tali spese. A tutto ciò da buon cittadino Italiano a cui è stato chiesto di fare dei sacrifici ho risposto di sì come tanti altri colleghi. Purtroppo ho ricevuto nei giorni scorsi, tramite Pec, una lettera da parte dell’Inps con la quale mi chiedono di restituire il ristoro di marzo e aprile 2020 perché da un accertamento risulta che sono somme indebitamente percepite su prestazione indennità per emergenza covid-19.

Ho contatto la sede INPS la quale mi ha risposto che tale diniego è dovuto al fatto che ricopro la carica di consigliere Comunale. Ho percepito come gettone di presenza per la partecipazione ai Consigli Comunali per un anno la somma di 36,69 euro, ma a prescindere dall’importo, è la situazione che mi esclude, sono stato paragonato ad un parlamentare che di soldi ne percepisce centinaia di volte mensili di più del mio compenso. La mia attività prevalente è quella di ristoratore e devo, secondo l’Inps, restituire quanto prima la somma oppure posso fare ricorso, ovviamente a mie spese. Sono molto amareggiato di questa mia situazione e sono anche convinto che non si può fare un Decreto ad personam, ma non credo di essere in Italia l’unico titolare di partita Iva e consigliere comunale”.

”Ho sfiducia” ha concluso Giuseppe ” nei confronti di quella politica che ha perso tanto tempo per crisi di partito, quando potevano mettere le stesse energie per studiare meglio tante casistiche, legiferare in maniera tale che gli aiuti, dove necessario, potessero servire a fa ripartire il paese prima possibile. Ci sono stati tantissimi sprechi, ci sono state società e aziende che hanno fatto affari grazie al Covid-19 e invece tante piccole partite Iva come me che hanno continuato e continuano a combattere in silenzio per andare avanti”.

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