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Alcuni manifestanti ieri in Regione

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POTENZA – L’istituzione di un fondo di liquidità e l’individuazione di ulteriori forme di aiuti, attingendo dalle royalties del Programma Operativo Val d’Agri (POV).
E’ quanto chiedono e sollecitano le “Partite Iva della Val d’Agri” che ieri mattina si sono radunate, sotto la sede della Regione Basilicata, per protestare contro la prolungata chiusura delle proprie attività e, quindi, l’applicazione di misure restrittive intraprese dalla Regione Basilicata ritenute da molti esercenti »assurde e illogiche».

Agguerriti più che mai e a colpi di slogan (“La Val d’Agri non è solo petrolio”, “La chiusura dei locali non abbasserà i contagi”, “Ristori subito, per non morire”), i titolari delle attività produttive con mascherine sul volto e cartelloni in mano hanno “urlato” la loro disperazione. Una protesta pacifica che ha abbracciato, soprattutto, le numerose attività della frazione di Villa d’Agri, centro popoloso e cuore pulsante dell’economia del comprensorio valligiano e del distretto petrolifero. Dai titolari di locali di ristorazione, a esercenti di calzature, parrucchieri ed estetiste, responsabili di centri sportivi e palestre che da tempo mesi hanno dovuto abbassare le “serrande” dei propri esercizi. Un grido unico di “dolore” per una situazione in cui le certezze mancano e le criticità abbondano per l’inefficacia delle misure di supporto in questa fase di chiusura forzata, i ricavi azzerati e le spese e le tasse che non si fermano.

«Rivendichiamo il diritto – ha evidenziato il presidente dell’associazione Comart (Commercianti e Artigiani) di Villa d’Agri – al lavoro, il diritto al sostegno. Molte attività chiuse – ha evidenziato – non vengono sostenute e quindi sono destinate a fallire». «Oggi (ieri per chi legge ndr) chiederemo al presidente Bardi l’istituzione di un fondo di liquidità attraverso il micro credito, in modo da ottenere dei fondi che non vanno all’indirizzo solo delle nuove attività ma anche per quelle già esistenti. Inoltre, chiediamo un sostegno per tutti i nostri dipendenti, per continuare a mantenerli. Non è possibile che dopo un anno non abbiamo avuto nessun sostegno da parte della Regione Basilicata». All’interno di un documento programmatico, i titolari delle attività produttive, hanno elaborato diverse proposte che hanno consegnato alle Istituzioni. Tra i punti: la «chiusura di zone ben definite in base ai parametri previsti dai protocolli sanitari, tale da consentire la riapertura di tutte le attività commerciali».

Prioritaria è l’istituzione di un fondo di liquidità, così come previsto dalle misure del micro credito: non solo per chi intraprende una nuova attività ma soprattutto per le Partite Iva già esistenti. Un micro credito a tasso zero. Inoltre, l’istituzione di un fondo che dia un aiuto contributivo a chi ha in forza lavoro del personale subordinato. Basilare la “salvaguardia dei posti di lavoro e la continuazione delle attività e soprattutto, la ripresa nel breve tempo possibile”. A supporto e a testimoniare la vicinanza alle attività, l’unico sindaco della Val d’Agri: il primo cittadino di Marsicovetere, Marco Zipparri.

Nel corso della manifestazione, una delegazione degli esercenti, è stata ricevuta dall’assessore alle Attività Produttive, Franco Cupparo che ha rassicurato e assicurato anche su futuri provvedimenti che la Regione Basilicata metterà in campo per aiutare le attività commerciali.

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