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«C’E’ una “pandemia delle disuguaglianze sociali” meno percepibile di quella sanitaria ma decisamente non meno preoccupante».

È quanto denunciato, ieri, dal segretario regionale della Uil, Vincenzo Tortorelli, commentando i dati Inps per cui, a dicembre 2021: «sono stati 14.334 i nuclei familiari lucani, per un totale di 28.605 persone, che hanno percepito almeno una mensilità tra Reddito di cittadinanza (12.933 nuclei, 27.020 persone, importo medio 518,72 euro) e Pensione di cittadinanza (1401 nuclei, 1585 persone, importo medio 250,92 euro) con un importo medio tra le due misure di 490,91 euro».

«Siamo alla conferma – ha aggiunto Tortorelli – che gli effetti negativi della pandemia sul benessere socio-economico delle famiglie non sono certo esauriti e che la povertà, statisticamente definitiva “relativa”, coinvolge nella nostra regione un nucleo familiare su quattro».

«Il tasso di inclusione (rapporto tra il numero di persone coinvolte e la popolazione residente) calcolato dall’Inps in Basilicata – insiste il segretario regionale Uil – è pari al 53 per mille. Anche il reddito di emergenza lo scorso anno ha rappresentato una misura particolarmente richiesta dalle nostre famiglie in disagio sociale: circa 9mila nuclei per quasi 20mila persone con un importo medio mensile di 536 euro».

«Tutto questo lo scorso anno – prosegue ancora il sindacalista – mentre da settimane i centri Caf della Uil che hanno il compito di rilasciare l’Isee, strumento fondamentale per richiedere Reddito o Pensione di cittadinanza, stanno registrando numerosissime richieste di aggiornamento dell’Isee 2021 a testimonianza che il ricorso alle misure sociali continua ad essere numericamente notevole anche per il nuovo anno».

«Come sindacato – conclude Tortorelli – dobbiamo intensificare ogni sforzo, da una parte, di tutela delle fasce più deboli e dall’altra per indicare, concretamente, cosa fare per non lasciare a casa i percettori del Rdc/Redddito Emergenza e per trasformarli da cittadini “invisibili” a protagonisti del proprio destino e di quello delle proprie famiglie. Tutti tirano in ballo le risorse del Pnrr come opportunità storica ed irripetibile. E’ tempo di declinare principi e buoni propositi in scelte a partire da progetti, programmi, interventi, azioni e misure verso il superamento dello stato di bisogno economico».

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