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Salvatore Margiotta, sottosegretario al Mit ed esponente del Partito democratico

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«Con Eipli sistema idrico al collasso». Appello del sottosegretario dem al ministro dell’Economia per la nuova società. In arrivo 50milioni di decreti ingiuntivi che bloccheranno l’attività sulle dighe


POTENZA – «Si rischia il collasso del sistema idrico di tre regioni – Basilicata, Puglia e parte della Campania – con conseguenze facilmente intuibili per utenze agricole, domestiche e industriali».
Lo ha detto ieri, in una dichiarazione-appello al ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, il sottosegretario alle Infrastrutture, Salvatore Margiotta, che ha definito «ormai indispensabile porre fine alla sopravvivenza dell’Ente irrigazione, e, operando secondo quanto previsto dalla legge, costituire la nuova società pubblica dell’acqua del Mezzogiorno».
Nel rilevare che occorre agire «senza perdere ulteriore tempo», il senatore lucano ha spiegato che, «dal mese di gennaio gli stipendi dei lavoratori non saranno garantiti, come il semplice pagamento delle forniture elettriche, impedito dall’assenza di entrate e cassa». In pratica il nuovo commissario, destinato a sostituire il lucano Antonio Altomonte (nominato a ottobre dell’anno scorso su indicazione della Lega), troverà «50 milioni circa di euro di decreti ingiuntivi che diverranno esecutivi tra gennaio e febbraio, mentre nessuna corretta gestione degli invasi, delle condotte, dei sistemi di captazione potrà essere assicurata».
Per queste ragioni Margiotta, che due mesi fa aveva incontrato anche i vertici dell’ente gestore di otto dighe tra Puglia e Basilicata più 3 schemi idrici e 4 traverse su altrettanti fiumi lucani, visitando la sua sede potentina, rispetto alla costituzione della nuova società, «senza perdere ulteriore tempo».
«Il Ministero dell’economia, azionista della società, nella quale entreranno Basilicata, Puglia, Campania e eventualmente altre Regioni del Sud – insiste il sottosegretario Pd -, ha il compito, secondo la normativa, di procedere, con il concerto del Ministero delle infrastrutture e dei ministeri Agricoltura e Mezzogiorno».
«Non c’è più tempo da perdere – ha concluso Margiotta – o ampi territori e comunità del Sud subiranno gli effetti negativi della mancanza di acqua».

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