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La questura di Matera

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MATERA – Due video pubblicati su alcuni social network con offese agli agenti della Polizia e parlando di abusi e violenze che in realtà non sono mai avvenute. E’ questo il motivo per il quale due persone sono state denunciate dalla Polizia di Matera per ricettazione e diffamazione tramite internet e i video che erano stati pubblicati e visti da moltissime persone di Matera sulla rete sono stati contestualmente contestati. Una situazione che non solo conferma la piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine ma anche interviene in modo puntuale al fine di evitare che situazioni di discredito, soprattutto se immotivato come quello che viene raccontato in questa circostanza possano diventare di fatto un ostacolo o un impedimento alle denunce che i cittadini possono presentare in caso di necessità e che richiedono invece di avere la massima serenità e fiducia nell’operato delle forze dell’ordine. In quest’ottica l’intervento diventa ancor più significativo perchè tende ad evitare che altri episodi simili possano ancora ricapitare in un prossimo futuro.

Nello specifico in questo caso due fratelli, entrambi residenti a Matera, sono stati denunciati dalla Polizia di Stato per diffamazione a mezzo Internet perchè nello scorso mese di aprile, a seguito di un controllo su strada, gli Agenti della Squadra Volante hanno rilevato diverse irregolarità per un mezzo a tre ruote condotto da un cittadino materano. Tra queste, l’assenza di copertura assicurativa, della revisione e il telaio sovrascritto che rendeva sospetta la provenienza del veicolo.

Il conducente, pertanto, veniva accompagnato in Questura per la redazione dei verbali. All’esterno della Questura giungeva il fratello dell’uomo ed entrambi iniziavano a effettuare riprese con il telefono cellulare affermando di essere vittime di abusi di potere da parte dei poliziotti. Aggiungevano anche di essere stati picchiati, al solo scopo di ostacolare l’attività in corso . giungevano perfino a minacciare un operatore.

Il personale delle Volanti non si lasciava fuorviare dalla messinscena dei due e con professionalità procedeva nel compiere gli atti dovuti senza altri intoppi.

Si è poi accertato che i due soggetti avevano pubblicato due video ripresi in quei frangenti su alcuni social network, tra cui WhatsApp e una pagina Facebook molto seguita a Matera con oltre 5 mila iscritti. Nei post offendevano poi gli agenti, addossando loro abusi e violenze inesistenti, così denigrando l’immagine della Polizia. Dopo aver puntualmente ricostruito tutta la vicenda, i due materani, già noti alle Forze dell’ordine per diversi precedenti di polizia, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Matera per i reati di ricettazione e di diffamazione attraverso Internet; i video, oggetto di interesse investigativo, sono stati rimossi dalla rete .

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