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POTENZA – Un brivido, lungo e profondo, ma forse ancora solo un brivido: è l’effetto che ha avuto il monitoraggio settimanale della Fondazione Gimbe sulla situazione dell’epidemia di Covid-19 in Basilicata dove, in una settimana – dal 21 al 27 luglio – «si evidenzia un aumento dei nuovi casi (82,4 per cento) rispetto alla settimana precedente».


Il dato ha avuto proprio l’effetto di un brivido di paura, in Basilicata, dove i numeri sembrano ancora contenuti: rispetto al passato fine settimana, quando in due giorni emersero solo dieci nuovi positivi su 441 tamponi (che nei fine settimana sono sempre meno del solito), ieri siamo passati a 37 su 892.
Ma, di contro, ci sono tre dati che fanno ben sperare: il numero stabile dei ricoverati, che a ieri erano 15 (la stessa cifra del passato fine settimana); le terapie intensive vuote da una ventina di giorni, sia nell’ospedale di Potenza sia in quello di Matera; l’assenza di nuovi decessi (l’ultimo risale a diverse settimane fa).


In regione, tuttavia, una certa ripresa dell’epidemia è un fatto e vi sono almeno due comuni – Viggianello e Ruoti, in provincia di Potenza – dove i casi nei giorni scorsi sono aumentati velocemente e ora vi sono molte persone in isolamento domiciliare. In totale, i positivi che sono a casa sono in regione 631 rispetto ai 577 del passato fine settimana.
E’ un fatto incontrovertibile che, nell’attuale fase dell’epidemia, le vaccinazioni abbiano assunto un ruolo decisivo. Lo ha sottolineato nei giorni scorsi anche il presidente della Regione, Vito Bardi, con nettezza: «Abbiamo 16 ricoverati, 15 non sono vaccinati e uno ha ricevuto una sola dose», ha spiegato, prima di fare un «appello al buon senso dei lucani».

Per agevolare le vaccinazioni da lunedì scorso sono all’opera alcune «unità mobili» dell’Esercito, istituite dal Commissario straordinario per l’emergenza e dalla Difesa: il loro lavoro andrà avanti almeno fino al 9 agosto. In campo ci sono anche alcune aziende che, in diverse aree industriali, hanno aperto le loro porte non soltanto ai loro dipendenti, per aumentare le vaccinazioni fra i lavoratori. Le vaccinazioni in Basilicata restano nell’ordine di alcune migliaia al giorno: 4.861 l’altro ieri ma erano state 5.423 lunedì scorso. I lucani che hanno ricevuto la prima dose sono 351.440 (63,5 per cento, erano il 62,1 per cento all’inizio della settimana), quelli che hanno avuto anche la seconda sono 250.008 (45,2 per cento rispetto al 43 per cento di lunedì scorso).

RICOVERI E INDICE RT – Su scala nazionale, intanto, aumentano (e fanno paura) i ricoveri per Covid-19 nei reparti di terapia intensiva e di area medica, ed in testa alla classifica si collocano le Regioni meridionali e il Lazio. Se il tasso di occupazione nazionale si mantiene infatti sotto la soglia critica sia per l’occupazione dei posti letto nelle terapie intensive (al 2,2%) sia nei reparti (al 2,9%), i valori salgono in alcuni territori. Con i nuovi parametri, infatti, la soglia critica che segna il passaggio alla zona gialla per le Regioni è fissata al 10% e 15% di occupazione rispettivamente per le intensive ed i reparti ordinari.
Per i ricoveri in reparto i numeri più alti si segnalano in Sicilia (8,0%), Calabria (6,6%) e Campania (4,9%). Per le terapie intensive, invece, i maggiori tassi di occupazioni sono evidenziati in Sicilia (4,7%), Sardegna (4,2%) e Lazio (3,7%).
Questi i tassi di occupazione nelle varie Regioni rispettivamente per le aree mediche e le terapie intensive secondo i dati della bozza di monitoraggio settimanale del ministero della Salute-Iss all’esame della Cabina di regia:

La Basilicata come detto ha le terapie intensive vuote ma il tasso di occupazione dei reparti è superiore alla media (3,8% contro il 2,9% nazionale).
Infine l’indice di contagio: il cosiddetto Rt è sopra 1 in 13 regioni (tra cui la Basilicata con 1.16), oltre 2 in 4 regioni. Nel periodo 6-20 luglio, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 1,57 (range 1,34-1,82), in forte aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno. Si osserva in maniera analoga un aumento dell’indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero: Rt 1.46 (1.38-1.55) al 20 luglio contro Rt 1.16 (1.06-1.27) al 13 luglio. La elevata proporzione di soggetti giovani e asintomatici va considerata nella lettura di queste stime di trasmissibilità.
In particolare, l’indice Rt puntuale (calcolato al 14 luglio) più elevato si registra in Sardegna con 2.44, seguita dalla Provincia autonoma di Trento con 2.27 e dalla Liguria con 2.12. Il Lazio è a 2.01. Quattro le regioni con Rt sotto 1: Molise (0.32), Valle d’Aosta (0.56), Abruzzo (0.89) e Calabria (0.99).


I dati sono contenuti nel monitoraggio settimanale Iss-ministero Salute all’esame della Cabina di regia (dati al 28 luglio relativi alla settimana 19-25 luglio).
Per quanto riguarda i nuovi casi segnalati nella settimana, il Lazio è in testa con 4.002, seguito dalla Sicilia con 3.953 nuovi casi nella settimana del monitoraggio, Veneto (3.942) e Lombardia (3.643).

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