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C’E’ GRANDE fermento nella città dei Sassi, dopo l’annuncio ufficiale della visita di Papa Francesco, prevista nei giorni dal 22 al 25 settembre 2022 a conclusione del Congresso eucaristico nazionale, cui parteciperanno i vescovi di tutte le Diocesi d’Italia.

Una visita gradita ed attesa, che arriverà a 31 anni da quella del suo predecessore, Papa Giovanni Paolo II, che nell’aprile del 1991 trascorse una giornata a Matera e una a Potenza, con la benedizione della Madonna Nera di Viggiano, patrona delle Genti Lucane.

Quindi, dopo il G7, Matera 2019 e il recente G20, la città sarà di nuovo chiamata ad ospitare un grande evento di fede, capace di richiamare folle di credenti da tutta Italia e non solo.

«Ne siamo ben consapevoli –ci ha detto il sindaco Domenico Bennardi- e ovviamente non ci faremo scappare l’ennesima occasione di grande visibilità. Appena si conoscerà il programma, in stretta sinergia con l’arcivescovo Caiazzo e con il prefetto Argentieri, metteremo a punto l’apparato, soprattutto rispetto alla sicurezza. Per questo ovviamente dovremo stanziare delle risorse, da programmare e mettere a disposizione.

Come amministrazione stiamo lavorando sul progetto de “I luoghi della fede”, con la riqualificazione di sentieri e percorsi, nella speranza che il Papa abbia tempo e modo di sperimentarli. Ovviamente, predisporremo una serie di cadeau da donare al Santo Padre».


La macchina organizzativa è appena partita, tanto che dopo la prima riunione della commissione, il 13 e 14 settembre prossimi, quindi a quasi un anno dall’evento un’apposita commissione nazionale si riunirà a Roma per delineare il programma del Congresso, con cui si intrecceranno le eventuali tappe della visita di Francesco. Gli artigiani di Matera, molti dei quali legati a filo doppio sul tema della fede cristiana, stanno già pensando alla realizzazione di un manufatto speciale ed unico, da donare al Santo Padre: il laboratorio delle idee è già in piena marcia, dal giorno della notizia ufficiale.

Il Papa ha espresso vivo desiderio di visitare anche qualche luogo simbolo di fede in Basilicata, quindi potrebbe seguire le orme del suo predecessore, visitando la Madonna Nera, simbolo di fede ancestrale che supera gli steccati delle etnie; come pure, in provincia di Matera, la sua attenzione potrebbe essere richiamata sul sacro santuario di Anglona, la Madonna dei 5 venti, sulla collina tra Tursi e Policoro ed a Matera il suggestivo santuario di Picciano.

Ma sono tanti i luoghi sacri e suggestivi della Basilicata, che il Papa potrebbe visitare; tutto dipenderà dall’impegno che comporterà l’evento congressuale. Poi c’è l’incognita della pandemia, sulla cui evoluzione non si possono fare previsioni e che potrebbe condizionare anche la partecipazione corale all’evento. Ma Papa Bergoglio è anche l’uomo della fede concreta, del fare, amante degli ultimi; quindi in Basilicata potrebbe interessarsi al tema della povertà sociale e dei migranti, soprattutto braccianti agricoli. Scenari probabili, ma tutti da verificare e confermare. Quasi certamente andrà anche a Potenza, proprio come fece Giovanni Paolo II.

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