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La frana sulla strada di San Lorenzo

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POMARICO (MATERA) – Dramma sfiorato all’alba di ieri sulla strada comunale di contrada San Lorenzo a Pomarico, dove il sottile manto d’asfalto ha ceduto improvvisamente, spinto da uno smottamento. Erano quasi le 5.30, quando una guardia giurata di Pomarico, in servizio notturno, ha visto (oltre che sentito) sprofondare il tratto asfaltato che stava percorrendo. L’agente in forza all’Istituto di vigilanza “L’Aquila”, ha avuto la prontezza di scendere dalla sua Fiat Panda, allontanandosi a piedi dal luogo, lasciando persino l’auto in moto con i fari accesi.

«Ha immediatamente contattato la sala operativa -ha raccontato il presidente, Mauro Scioscia- quindi ho inviato sul posto un collega del malcapitato, per evitare che altri automobilisti potessero, ingannati dal buio, capitare nella tratto viario che aveva ceduto. La voragine spuntata è estesa una quarantina di metri e profonda all’incirca un metro e mezzo. La guardia non è caduta nel fosso per un soffio, questione di pochi metri; bloccato al centro dell’asfalto crollato, il vigilante è riuscito, però, ad allontanarsi a piedi dalla terra sprofondata, mentre la strada continuava ad abbassarsi».

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La frana non ha provocato vittime, grazie anche all’intervento celere della centrale operativa de L’Aquila, dalla quale sono stati allertati pure i vigili del fuoco e i carabinieri. Sul posto ha assicurato il servizio, tra gli altri, la Polizia muncipale. Ma soprattutto una squadra di tecnici dell’Enel, che ha ripristino l’erogazione dell’energia elettrica a residenti e opifici della zona. L’area, oltre a essere vissuta da diverse case coloniche, quindi rappresentare un importante collegamento viario di Pomarico, è un punto scelto da anni da allevatori che hanno impiantato qui la loro attività e alcune aziende agricole che da tempo fanno i numeri dell’economia locale.

La frana ha preso di mira quella contrada San Lorenzo che, nonostante la buona distanza dal centro abitato, è un’area vitale di Pomarico. Nel 2012, proprio da queste parti fu inaugurato in pompa magna un impianto pilota di cogenerazione d’energia elettrica, da biomassa agricola. E la dorsale è allo stesso tempo attraversata da una serie di pale eoliche. In passato, fra le altre cose, queste zone sono state soggetti a incendi disastrosi.

Adesso questa frana, comunque, ripresenta una tutt’altro che accantonata problematica del paese intero: il rischio idrogeologico. A stagione delle piogge ancora in qualche misura distante dal suo apice. Oggi la strada è stata chiusa in attesa dell’intervento di ripristino, che sarà complesso, vista la carenza di fondi di cui dispone il Comune.

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