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L'ospedale di Matera

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MATERA – Non ci sono date per visite specialistiche o esami. All’Asm il problema delle liste d’attesa “è stato superato in maniera radicale” per cui se un paziente ha bisogno di una visita specialistica o di una Tac o di altro esame e prova a fare una prenotazione al Cup non ha più il problema dei tempi di attesa infiniti e lunghi anni perchè non è proprio possibile prenotare. Non fa visita nè esame. La risposta è “non ci sono date”.

Purtroppo la situazione è seria e non c’è molto da scherzare. Una situazione che poteva risultar comprensibile nell’emergenza ma che è diventata oggi ingestibile. Dai ritardi cronici di un malato (la sanità materana) in stato di continuo aggravamento ad una situazione di elettroencefalogramma piatto. Il malato (sempre la sanità materana) non risponde agli stimoli. Le prenotazioni prima erano a sei mesi, un anno e già era un tempo enorme, patologico, oggi non sono proprio possibili, la malattia pare come incurabile. Per ottenere un diritto bisogna ricorrere a servizi a pagamento privatamente oppure rivolgersi ai “santi in paradiso”, altre modalità paiono non esserci.

Molte sono le segnalazioni che sono arrivate nelle ultime ore e che vanno in questa direzione e che sono state confermate anche dalla presidente del tribunale dei diritti del malato Antonietta Tarsia che spiega al “Quotidiano”: «è una situazione incredibile che si trascina da tempo. Se da altre parti ti danno una prenotazione magari a mesi di distanza ma te la danno qui non c’è proprio. Ci sono persone che devono fare una visita cardiologica ed hanno prenotato a novembre 2019, gli è stato detto maggio 2020 poi c’è stato un primo rinvio a ottobre, poi un secondo a maggio e oggi ti rispondono che non ci sono date e faranno sapere. Una situazione che non è cambiata ma che anzi continua a peggiorare senza una soluzione. Arrivano rassicurazioni che molto presto si sbloccherà la situazione, si ripartirà con i servizi ma quello che ci viene detto oggi è quello che è stato detto fino ad ora e non è mai cambiato niente».

Ma non basta perchè di fronte all’impossibilità di prenotare un servizio come quello sanitario diventa una sorta di terno a lotto per cui a molti pazienti viene chiesto di farsi trovare alle 7 del mattino in ospedale al centro delle prenotazioni. «Il motivo è semplice, invitano le persone a farsi trovare in ospedale perchè se dovessero verificare una qualche rinuncia o disdetta potrebbero inserirli in lista ma c’è gente che è partita ad esempio da Pisticci alle 5 del mattino per farsi trovare in tempo». Un tentativo che nella stragrande maggioranza dei casi risulta inevitabilmente vano come è ben facile comprendere ma che dimostra anche il carattere molto aleatorio a cui è lasciata la possibilità di poter avere o meno una visita. Criteri che di scientifico hanno poco e che certo non garantiscono tutti in egual modo.

E la situazione rischia di aggravarsi ulteriormente anche perchè non va avanti da poco tempo. «Ciò che non si riesce a capire purtroppo è che non si muore solamente di Covid ma ci sono anche altre patologie che vanno analizzate in tempo. Ci sono malati oncologici che hanno bisogno di verifiche, visite, esami tempestivi per poter essere aiutati in maniera adeguata, in questi casi la tempestività è fondamentale. Stessa cosa anche per malati di cuore che hanno anche loro bisogno di interventi adeguati e puntuali».

La situazione dunque appare sempre di più al limite in cui non si riesce a garantire il minimo necessario: «siamo allo stremo, manca il personale e la campagna vaccinale e il Covid ne concentrano buona parte in quella direzione ma c’è anche un problema di strumenti su cui far affidamento».
Anche perchè questi problemi in questi termini non sono univoci all’interno della regione ma sono solo di una parte della regione. «Certo volendo fare una prenotazione a Potenza per una visita o un esame questa si potrebbe fare» conclude la Tarsia. A Matera invece niente date, niente visite, niente esami.

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