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MATERA – La Asm è ferma. Atti ordinari non evasi che aggravano la già disastrosa situazione della sanità materana.
L’atto di accusa, di quelli durissimi arriva da Franco Coppola segretario provinciale della Uil sanità di Matera che chiede un cambio di passo immediato con l’individuazione di un direttore generale che superi la stagnazione attuale.


«Chiediamo alle Istituzioni preposte e alla politica tutta di agire con la dovuta urgenza per individuare e nominare un Direttore Generale all’altezza delle sfide che il territorio Materano deve affrontare anche in riferimento alla riforma di cui si parla e del connesso piano socio-sanitario, mettendo nel conto e considerando tutto quello che poteva essere fatto e che non è stato fatto dall’attuale Commissario».


Coppola non perde occasione per spiegare nel dettaglio cosa succede alla Asm e parla di un «ingiustificabile impantanamento gestionale in cui ad oggi versa l’ASM, che desta ogni giorno di più incomprensione, sconcerto e soprattutto appesantisce ancor di più una condizione organizzativa e gestionale già di per gravemente insufficiente.
L’attuale Commissario ASM, Pulvirenti, sta capovolgendo letteralmente i principi che dovrebbero caratterizzare la gestione Commissariale cioè celerità nelle decisioni e nella conseguente operatività.
Infatti ci troviamo in una situazione stagnante dove tutto, anche gli atti ordinari o comunque necessari e che non si prestano a dubbi interpretativi, giacciono inevasi anche per parecchio tempo».


Poi vengono ricordati almeno sei atti attesi dal personale che continua a vivere in una situazione di difficoltà e precarietà dei numeri e che aspetta segnali.
«Si continua irresponsabilmente in ritardi che producono danni allo stesso, penalizzandolo e disincentivandolo in modo ormai insostenibile.
Parliamo della pubblicazione avviso progressioni orizzontali anno 2021; convocazione delegazione Sindacale e parte Pubblica per distribuire al personale tutto le spettanti retribuzioni; pagamento prestazioni aggiuntive per effettuazione vaccinazioni a tutto il personale interessato ( per inciso l’ASP vi ha già provveduto); mancate coperture di incarichi di funzione scoperti, che costringono il personale a ulteriore aggravio di responsabilità e di carichi di lavoro non remunerate, oltre a penalizzare ingiustificatamente diritti acquisiti; ritardi nelle definizioni di mobilità in entrata e mancato utilizzo delle risorse Covid destinate al reclutamento straordinario; ritardata programmazione dei piani assunzionali ordinari, con il paradosso di avere risorse disponibili e impossibilità di procedere alle necessarie ed urgenti assunzioni di personale.


Tutto questo si aggiunge ad una situazione acclarata di carenza strutturale di personale sanitario e non, che solamente nel triennio 2019 e fino al 30 settembre presenta un saldo negativo di circa 232 unità, mentre il saldo rispetto all’ultimo decennio e di circa 500 unità in meno.
Sono queste cifre che da sole esprimono la situazione disastrosa della sanità Materana, che non può più tollerare e giustificare gestioni e capacità programmatorie inadeguate» conclude Coppola.

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