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MATERA – In questa enorme situazione emergenziale, la Basilicata, come del resto tante altre regioni d’Italia, sta facendo registrare una gravissima e pesante mancanza di ausili di protezione individuale, sia per i medici di famiglia, che paradossalmente per i sanitari del servizio di soccorso 118. Così chi interviene in prima linea, per effettuare un tampone o verificare le condizioni di salute di un sospetto contagiato, non sempre può contare sull’utilizzo di strumenti idonei a proteggere sé stesso; questo si traduce in un rischio concreto di ammalarsi, proprio per chi deve soccorrere ed aiutare coloro che sono già ammalati.

Per questa ragione, Nicola Viggiano e Maria Antonietta Tarsia, rispettivamente segretario e presidente regionali di Cittadinanzattiva-Tdm hanno scritto ieri una lettera aperta al presidente della Regione, Vito Bardi, ed al ministro della Salute, il lucano Roberto Speranza. In data odierna (ieri per chi legge ndr), l’edizione di Basilicata del Quotidiano del Sud titola: “San Carlo, i giorni della paura. Contagiati medici e infermieri”. Nell’articolo si aggiunge: “Positivi altri due medici, tra cui uno del Pronto soccorso e due infermieri”.

Tanto si denuncia quando si è verificato anche il primo evento mortale nella regione. A tempo debito erano state date disposizioni sulle procedure che gli operatori avrebbero dovuto seguire per garantire gli ammalati e se stessi.

È accaduto, però -denunciano i rappresentanti di Cittadinanzattiva- che gli operatori non siano stati dotati dei necessari presidi. Il 9 marzo, i sindacati dei lavoratori Cgil,Cisl e Uil avevano formulato richieste di forniture ed azioni univoche e indifferibili a tutela della sicurezza e salute di operatori e pazienti. Ad oggi, quindi a distanza di 14 giorni, quanto pubblicato dai giornali evidenzia la grave pericolosità della situazione che non tutela i pazienti ed espone a gravissimi pericoli il personale sanitario. A queste manchevolezze, si devono aggiungere le segnalazioni che pervengono da parte degli operatori del 118 che, operando in tutta la regione, lamentano la mancanza dei presìdi indispensabili quali mascherine, guanti e quant’altro occorrente per la salvaguardare la propria salute.

Ci si rende subito conto, quindi, che in tale contesto i pericoli di contagio in ambito regionale aumenteranno.

Non basta. Vi è il pericolo che i contagi si verifichino anche all’interno delle strutture ospedalieri».

Quindi, alle richieste dei sindacati dei lavoratori, rimaste inascoltate, si aggiungono ora le richieste di Cittadinanzattiva-Tribunale del Malato, «affinchè si ponga rimedio a queste gravissime e pericolosissime mancanze. -concludono Viggiani e Tarsia- Si chiede pertanto, un urgentissimo intervento del presidente della Giunta regionale, nella sua qualità di massimo responsabile della sanità del territorio lucano e dello stesso ministro della Salute affinchè intervenga in supplenza di quanto l’ente regione non sia in grado di assicurare».

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