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I cassonetti pronti ma ancora non distribuiti

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MATERA – Doveva partire ad inizio febbraio la consegna dei mastelli per l’avvio del porta a porta della città di Matera. Al momento però oltre a prendere atto che l’avvio non vi è stato e che vi sono quindi dei ritardi non si sa quali sono i tempi che verranno di fatto realizzati. Il periodo di start up del nuovo bando doveva entrare nel vivo proprio in queste settimane in modo che il servizio potesse dirsi rinnovato fino in fondo. In realtà però quest’accelerata non vi è stata e si teme che i rallentamenti potrebbero non fermarsi qui. Il Comune di Matera anche attraverso le dichiarazioni ufficiali continua ad ostentare sulla materia una certa sicurezza che però si scontra in questo momento con un avvicendamento e dei passaggi che stentano a realizzarsi.

Una vera e propria campagna informativa per i cittadini, una consegna dei mastelli, un avvio del ritiro dei vecchi cassonetti e del porta a porta nelle diverse realtà di quartiere non sembra essere ancora partito. Gli altri Comuni del sub-ambito con l’esclusione di Matera sembrano essere preoccupati per l’evolversi della situazione anche perché nei giorni scorsi è di fatto ritornata d’attualità la questione dei costi e del conferimento dei rifiuti che la ditta che garantisce il servizio vorrebbe a La Martella o comunque secondo un’indicazione della Regione e un parallelo intervento sui costi di conferimento. Questioni che dovrebbero essere discusse nuovamente oggi in un incontro tecnico in Regione con Egrib che dovrebbe verificare se ci sono le condizioni per poter arrivare ad una qualche soluzione attraverso un intervento tecnico appunto oppure con la Regione che indichi il da farsi.

Le due questioni della consegna dei mastelli inizialmente programmata per il 1 di febbraio e il dibattito aperto in Regione sul conferimento dei rifiuti e i relativi costi non sembrano avere un evidente collegamento ma potrebbero essere anche causa ed effetto di un problema più ampio che è quello di un via vero e proprio al nuovo servizio che per il momento è vissuto solamente di una serie di fasi introduttive ma che ha bisogno a questo punto di entrare nel vivo. Questa settimana dovrebbe servire per avere alcune delle risposte necessarie, per sapere se la possibilità ad esempio di riaprire l’impianto anche solo per la produzione di sottovaglio e sopravvaglio aumentando i costi sia un qualcosa di tecnicamente possibile nei tempi che vengono indicati dalla ditta e limitatamente solo alla fase di start up. Moltissime rimangono le incognite sul servizio e sulla possibilità di alzare repentinamente la quantità di differenziata per la città di Matera e per tutti quanti gli altri quattro paesi che compongono il sub-ambito 1.

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