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La ferrovia Fal vista dall’interno di una delle carrozze

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MATERA – Ogni settimana, dal lunedì al venerdì, dopo le 18,30 i collegamenti ferroviari fra Altamura e Matera avvengono solo su gomma.
La vicenda è stata segnalata da una nota dell’Usb – Lavoro privato di Puglia che riporta un episodio avvenuto il 27 febbraio scorso: «Alcuni treni, nonostante il rinforzo con autobus – avevano scritto – non sono stati in grado di soddisfare la domanda dell’utenza, costretta ad utilizzare i mezzi in orario successivo a quello voluto: in una condizione di eterno ritorno di una storia già vissuta nella giornata del sabato procedente».

Secondo l’Unione sindacale di base la scelta delle Fal avrebbe una causa prettamente economica tesa a ridurre i costi del personale che, utilizzando i bus, sarebbe ridotto al solo autista.
La ricaduta negativa sull’utenza sarebbe legata alla riduzione di capienza dei veicoli, limitata al solo 50% della disponibilità complessiva che costringerebbe i passeggeri in eccesso ad attendere l’arrivo di nuovi bus.

Impossibile contattare le Fal per una replica, nonostante numerosi tentativi per ospitare la posizione dell’azienda su quanto denunciato.
Il documento dell’Usb prosegue e si sofferma sulla carenza di treni: «Non aiuta neanche effettuare un servizio caratterizzato da treni soppressi, autobus sostitutivi e composizioni ridotte all’osso con l’aggravante che parte del materiale rotabile è “in manutenzione” anche da tempo immemore».

Segnalato anche un altro caso che riguarderebbe la carenza di informazioni nelle stazioni della città, in particolare nella sede centrale dove, secondo un’altra nota dell’Usb: «Al suo interno non troverete personale Fal qualificato a cui rivolgervi per richiedere informazioni, soprattutto quando sussistono variazioni o
irregolarità dell’esercizio; troverete solo personale della ditta esterna di pulizie che cercherà nei propri limiti – e con i propri limiti – di farvi sentire meno soli».

La denuncia della Unione sindacale di base – Lavoro privato Puglia lascia aperti alcuni interrogativi a cui solo l’azienda può rispondere ma che rischiano di ripercuotersi sugli utenti, ormai unicamente lavoratori pendolari dal momento che la tratta che una volta faceva viaggiare anche turisti provenienti da tutto il mondo è segnata in modo significativo dall’effetto pandemia e, in queste ore, dal passaggio in zona rossa della Basilicata che ha ulteriormente chiuso i trasferimenti fra regioni se non per motivi di lavoro o di salute.

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