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Il presidente nazionale di Confindustria: «Sarà simbolo di Sud, laboratorio di idee e proposte»

MATERA – «Vengo in una regione che ha uno dei più grandi progetti che il Mezzogiorno e l’Italia esprimeranno nei prossimi anni e cioè Matera 2019. Una grande occasione». Sono le parole che ha pronunciato il neo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia intervenuto ieri a Matera nella giornata dell’elezione ufficiale di Pasquale Lorusso a nuovo presidente lucano degli industriali.

«Matera 2019 – ha aggiunto Boccia – deve diventare luogo di confronto e delle capacità di reazione del Paese, a partire dalla sua industria. Un grande Mezzogiorno, laboratorio di idee e di proposte, per porre all’attenzione la grande questione nazionale, che è la questione industriale». Secondo Boccia, «c’è un modello italiano che è questione nazionale, che vale doppio per il Mezzogiorno e su cui dobbiamo lavorare». «Il Mezzogiorno d’Italia è la dodicesima economia europea, vale quanto la Norvegia. Sono i numeri a dirlo, c’è molto da fare ma ci sono anche valori di tutto rispetto che dobbiamo tenere in considerazione». Molti i punti di contatto che Boccia ha mostrato rispetto al discorso fatto da Pasquale Lorusso a conferma del sostegno avuto anche da Confindustria Basilicata nelle passate settimane. «Noi dobbiamo sapere che siamo all’inizio di un’inversione di tendenza ma la ripresa è una cosa diversa e non è ancora arrivata, questo per noi è solo l’inizio di un percorso di cui vogliamo essere corresponsabili. Noi siamo un paese che le industrie le ha, in tanti avrebbero voluto trovarsi nella nostra stessa condizione e non lo sono. Noi siamo tra i primi paesi per numero di industrie, dobbiamo creare le condizioni perchè ci sia competitività e ci sia sviluppo». 

«Dobbiamo essere tutti, istituzioni comprese, corresponsabili di questo processo – ha detto Boccia –, perché non siamo “turisti” che si avvicinano a questo paese e abbiamo tutti l’interesse a farlo crescere. Siamo solo all’inizio di una fase di inversione e non possiamo “distrarci”, perché dobbiamo recuperare 20 punti del Pil. Questa regione – ha aggiunto il presidente di Confindustria – e Matera2019 sono il simbolo di un grande progetto italiano che va sfruttato per raccontare l’Italia che produce: bisogna combattere l’assuefazione e l’ansietà e pensare che non sia possibile realizzare progetti che possono far crescere il nostro paese. E bisogna ricordare che la cultura anti-impresa non è solo contro le imprese ma contro l’interso paese! Allora – ha concluso Boccia – costruiamo una cultura del fare, basata su dibattiti e idee che diano all’Italia e al Mezzogiorno la degna identità, in un circolo virtuoso dell’economia da costruire assieme».
Oltre a Pasquale Lorusso, c’era la squadra di imprenditori che lo affiancherà durante il suo mandato: il presidente vicario Vito Arcasensa, i vicepresidenti Francesco Somma – delega alle politiche energetiche e ambientali -, Margherita Perretti – delega a cultura d’impresa e politiche della formazione -, Salvatore Antonio De Biasio – delega politiche della ricerca, innovazione e internazionalizzazione -, Giovanni Maragno – delega a politiche infrastrutturali e dei lavori pubblici – e, in qualità di vicepresidenti di diritto, il presidente del gruppo Giovani imprenditori Francesco D’Alema e del comitato Piccola industria Lorenzo Pagliuca. Una squadra, come ha sottolineato Lorusso, che si completa con il suo “allenatore vincente”: il direttore generale Giuseppe Carriero.

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