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Il presidente del Consiglio comunale Materdomini e il sindaco Bennardi

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MATERA – Quasi 14 ore di Consiglio per porre la parola fine al regolamento urbanistico della città di Matera. Il tema caldo del Consiglio comunale è stato certamente quello dell’area Barilla. Il Consiglio ha approvato tre emendamenti tra cui il più importante e il più discusso, poi modificato in corso d’opera, ha segnalato le motivazioni normative per le quali su quell’area non va applicato il piano Casa regionale. L’assessore all’Urbanistica Rossella Nicoletti ha in particolare in avvio di discussione sul punto sottolineato come sulla Barilla «occorre intervenire con grandissima attenzione da un lato al paesaggio della Gravina e dall’altro per rideterminare i quartieri di Piccianello e San Pardo da sempre carenti di standard pubblici di qualità in primis verde attrezzato e parcheggi pubblici.

Ritengo che gli scenari da costruire sull’area non possano prescindere da un ragionamento sulla qualità delle stesse e che le riflessioni sulle quantità debbano intervenire in un momento successivo. Come già previsto è consentita la rigenerazione dell’area con uno strumento attuativo con l’obiettivo della rigenerazione e della rivitalizzazione della parte di città di appartenenza, attraverso questo piano sarà possibile inserire quelle destinazioni d’uso congruenti con l’obiettivo di potenziare la dotazione alla città». In sostanza l’assessore Nicoletti ha spiegato che eventuali interventi sull’area vengono rinviati alle proposte di piano attuativo che dovessero arrivare.

Dure alcune prese di posizione delle opposizioni con il consigliere Morelli che ha parlato di «un risultato non raggiunto» da parte dell’Amministrazione che vedeva il regolamento urbanistico qualificarsi proprio per le scelte da fare sull’area Barilla e «invece proprio su quell’area non vi è stata alcuna scelta effettuata». Più articolato e duro il consigliere Sassone che in avvio di seduta si è lamentato rispetto alla convocazione in presenza del Consiglio comunale considerato «una mancanza di rispetto» e poi ha segnalato al prefetto le modalità della riunione stessa, fatto che ha, probabilmente, prodotto una breve interruzione del Consiglio stesso.

Su Barilla Sassone ha sostenuto che «in una recente comunicazione ricevuta dal privato il 3 febbraio scorso è stato proposto di attuare sull’area 30mila metri quadri di attività commerciale, residenziale e turistico-alberghiera secondo proposte avanzate dalla stessa Amministrazione in incontri precedenti ma è stata ritenuta improponibile. Perchè? Cosa è successo nel frattempo?». Sassone si è anche chiesto come «l’Amministrazione che ha ventilato la possibilità di acquisire quell’area all’asta, pensa di poterlo fare visto che questo richiederebbe una certa spes sotto il profilo economico.

Dove intende attingere per perfezionare un’offerta?». La risposta del sindaco è arrivata in tarda serata: «Questa bozza di proposta non ci ha entusiasmato. Se fosse arrivata una proposta di rigenerazione urbana saremmo stati ben lieti» Al termine di un lungo Consiglio in tardissima serata il voto definitivo sul regolamento urbanistico.

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