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Il Consiglio comunale di ieri mattina nell’aula Pasolini

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MATERA – La maggioranza che sostiene il sindaco De Ruggieri è implosa. Non un’esplosione dirompente ma una disgregazione totale che non ne lascia più alcuna traccia. L’ultima conferma ieri mattina in Consiglio comunale quando è andata sotto in un delle osservazioni al regolamento urbanistico che a questo punto rischia di diventare una montagna quasi impossibile da scalare soprattutto a queste condizioni.

Ma i sintomi di quest’implosione hanno origini più lontane nel tempo. E fanno riferimento alle ultime settimane di Consigli comunali dal voto sul Dup a quelli di qualche giorno fa che hanno portato al ritiro di molte delle pratiche portate in Consiglio comunale. Ieri l’ultimo episodio sul regolamento urbanistico alla presenza del pianificatore professor Nigro.

Ma già dall’apertura del Consiglio con le assenze anche del sindaco, impegnato a Roma e del presidente del Consiglio appare subito chiaro che i numeri per un Consiglio in prima convocazione non ci sono. A tenere in piedi il numero legale è la minoranza e i toni sembrano già quelli di un vero e proprio scontro.

Il Consiglio pare destinato a concludersi da un momento all’altro tanto che lo stesso capogruppo Pd Adduce interviene dicendo: «se i numeri non ci sono e allora pazienza andremo in seconda convocazione» ma il problema va oltre la mancanza del numero legale. Perché alla prima questione vera, i balconi di rione Spine Bianche di cui si discute da molti anni e che hanno attraversato diversi sindaci la maggioranza non si è più ritrovata.

Il consigliere comunale Scarola ha presentato un emendamento, Pietro Iacovone un altro ma in prima battuta quello del consigliere di minoranza Scarola con il sostegno anche di Antezza e Tralli (ormai stabilmente in minoranza) e di Michele Paterino e con l’astensione di Vizziello è passato. Quattordici voti a favore, dodici contrari e un astenuto a sintetizzare una battuta d’arresto che non è parsa indolore.

La maggioranza può lamentare qualche assenza di troppo ma la discussione sul regolamento urbanistico non è mai decollata e quando si è provato a coinvolgere nella discussione il pianificatore Nigro l’implosione ha portato al venir meno del numero legale. Dalla minoranza infatti hanno sostenuto, a partire proprio da Scarola, che durante il Consiglio comunale le scelte vanno fatte dai consiglieri senza che persone esterne possano intervenire.

E di fronte ad un voto richiesto da Adduce sull’interruzione del Consiglio per poter ascoltare Nigro, sostanzialmente in una pausa organizzata, la minoranza è uscita dall’aula e i 16 rimasti, compreso il presidente facente funzioni Rocco Buccico non sono bastati a garantire il numero legale. Il Consiglio di oggi è decaduto e si andrà direttamente domani in seconda convocazione.

La strada per l’approvazione del regolamento urbanistico è lunga e complicata ma la difficoltà maggiore appare quella di una maggioranza completamente scollata che dopo i mal di pancia del Dup è tornata a perdere terreno. L’impressione è che la consiliatura sia arrivata alla conclusione, il bilancio a fine anno e il regolamento urbanistico sono gli ultimi due test all’orizzonte. Ma comunque vada la prospettiva sono le elezioni di giugno.

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