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MATERA – La necessità di chiudere i conti del 2019 completando la rendicontazione e ricevendo le risorse per pagare tutti quanti i fornitori e la ridefinizione delle cariche interne alla Fondazione Matera Basilicata 2019 dopo la chiusura del rapporto con il direttore Paolo Verri, la partenza della manager culturale Ariane Bieou e la mancata conferma del manager amministrativo Anna Piscinnè, un possibile braccio di ferro con la Regione Basilicata e la prospettiva più o meno vicina di ridefinire i termini del lavoro da fare all’interno della Fondazione ed anche le diverse cariche che ci sono all’interno del cda. Sono di diverso tenore e di uguale importanza le spine che in questo momento caratterizzano la Fondazione Matera 2019 che paga anche sul fronte delle risorse e della rendicontazione la complessità di una burocrazia spesso cervellotica che costringe a dei percorsi incomprensibili.

RISORSE E RENDICONTAZIONE

Nei giorni scorsi il Comune di Matera ha ricevuto dal Mibact l’ultima tranche di un contributo di 1,5 milioni di euro destinato alla Fondazione e legato probabilmente all’investimento relativo alla Cava del Sole. «Per il resto» ha spiegato il presidente dell’ente Salvatore Adduce, «stiamo pagando in base alle nostre disponibilità considerando che qualche passaggio si è sbloccato e che abbiamo chiesto un nuovo prestito alla banca come quello che già avevamo ottenuto e che ci sta permettendo di soddisfare una parte dei creditori.

Il percorso però non è semplice soprattutto in queste condizioni con il personale ridotto e per la maggior parte in smart working e la necessità di proseguire ancora con la rendicontazione da accompagnare poi laddove necessario alla richiesta di acconti per poter ottenere le risorse. Qualche procedura soprattutto con il Mibact è stata velocizzata ma la rendicontazione va fatta, qualche lungaggini la dobbiamo sopportare soprattutto per i finanziamenti degli Fsc il Fondo di sviluppo e coesione che devono passare per il finanziamento dal Comune». Un percorso incredibile che richiede una rendicontazione da produrre al Comune che la deve verificare, vistare e girare al Ministero che a sua volta effettua il controllo, la verifica e poi prova ad avviare il percorso inverso a livello autorizzativo e di accreditamento delle risorse che passano nuovamente al Comune e poi nuovamente dal Comune alla Fondazione.

Passaggi che richiedono un dispendio di tempi e di energie e di personale che non è certamente semplice e che porta a richiedere tempi non brevi. Se a questo aggiungiamo le difficoltà e i tempi per le rendicontazione e la riduzione del personale a disposizione si comprende cosa sta accadendo.

NUOVE CARICHE MATERA 2019

E’ programmata per la giornata di oggi una riunione del cda, di prosecuzione di quanto già fatto il 24 aprile con la nomina di Giovanni Oliva già segretario generale dell’ente al doppio incarico anche di dirigente amministrativo. A completare quella seduta si procederà con la scelta del direttore in sostituzione di Verri con la possibilità concreta di una soluzione interna che porta alla manager della Fondazione sin dalla prima ora Rossella Tarantino. Un’ipotesi, interna che ottimizzerebbe anche una serie di risorse, che dovrà incontrare però il via libera della Regione. In questo senso non è detto che l’accettazione di questa nuova strada arrivi, qualche problema e qualche difficoltà in questo senso potrebbe evidentemente esserci così come potrebbe prevalere l’idea di una revisione complessiva della governance di Matera 2019 da attuare se non nel breve anche nel medio periodo.

La Regione però prima di fare tutte queste scelte dovrà chiarire innanzitutto qual è il ruolo che intende dare a questa Fondazione e dunque quella che è la prospettiva che si viene a creare in termini di scelte turistiche e culturali legate a Matera e alla Basilicata. Una necessità opportuna ancor di più in questo momento per capire la prospettiva turistica e cultura e i suoi capi saldi.

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