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Con il piano del verde cambia l’attenzione sulle aree cittadine

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Soddisfazione per il risultato ma anche la necessità di concentrare gli sforzi su un’adeguata struttura comunale che possa supportare al meglio la gestione del verde cittadino. E’ quanto spiega l’ex consigliere comunale Angelo Cotugno aderente oggi all’associazione Campo Democratico in una nota in cui ricorda anche l’impegno profuso direttamente e con il consigliere Michele Paterino per l’approvazione del provvedimento sin dalla passata consiliatura.

«Ritengo opportuno richiamare la necessità che ora ci si doti urgentemente di uno specifico ufficio in grado di gestire lo strumento e indicando, per la opportuna previsione, le risorse finanziarie utili per una corretta pianificazione» scrive Cotugno.

«L’adozione non può e non deve essere letta come un titolo o una medaglia da apporre in bacheca utile per un post. Senza una specifica struttura di gestire, il piano del verde rischia di cadere come le foglie in autunno e divenire in breve obsoleto. Questa inevitabile sottolineatura sulla struttura e le professionalità necessarie alla gestione vale allo stesso modo per gli strumenti di pianificazione urbanistica (manca ancora un ufficio di piano), per i programmi di gestione dei Sassi (la struttura è quasi inesistente) e per altri uffici che da tempo lamentano carenze di personale e di formazione» continua criticamente Cotugno.

«Il capitolo personale però merita uno specifico approfondimento volendo invece, in questa occasione, cogliere con grande soddisfazione un primo importante passo nella gestione del nostro patrimonio di verde urbano».
Cotugno sottolinea infatti come «Matera entra tra le città che si sono dotate di un importante strumento di pianificazione che potrà, attraverso un suo puntuale utilizzo, favorire una oculata gestione del verde urbano e contribuire al miglioramento della qualità urbana e della vita.

Con il piano del verde il comune aggiorna ed approva anche il nuovo regolamento del verde e viene finalmente effettuato un primo censimento e mappatura del patrimonio di verde urbano e un primo censimento con mappatura geo referenziata del patrimonio arboreo.

Con il piano del verde si mette un primo tassello, che potrà arricchirsi con l’approvazione degli altri strumenti di pianificazione urbana, per uno sviluppo urbanistico in grado di rafforzare l’identità paesaggistica e migliorarne la qualità. Per sottolineare il valore e l’importanza dello strumento approvato dal consiglio comunale, dalla opportuna spinta data dall’assessore Summa e dal lavoro effettuato in precedenza, si mette in evidenza che dai dati ISTAT del 2018 risultano solo 8 su 108 capoluoghi di provincia dotati di un piano del verde. Quindi un ottimo risultato, rilevato anche da una unanimità di consensi, che innova l’approccio alla gestione del patrimonio del verde e permette una più consapevole partecipazione dei cittadini».

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