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Il presidente della Fondazione Matera 2019, Salvatore Adduce

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Il presidente della Fondazione è finito sotto attacco e alla fine ha dovuto ammettere: «Avete ragione. Fate interrogazioni, rivolgetevi ad Anas, Comune, Regione»

E’ stata calda, intensa l’audizione di Salvatore Adduce nella commissione cultura della Camera. Il presidente della Fondazione è finito sotto attacco ed alla fine ha dovuto ammettere: «condivido con voi tutte le preoccupazioni che avete espresso ma la Fondazione si occupa solo del dossier di candidatura che è stato realizzato praticamente per esteso e non di altro. Rivolgetevi per tutto il resto ad Anas, a Ferrovie, al Comune di Matera, alla Regione. La regià di tutto questo è del Governo. Vi invito a fare le interrogazioni su questi temi per sollecitare risposte e chiarimenti».
Non sono mancati i dubbi e le perplessità, innanzitutto il deputato leghista Sasso che ha sottolineato: «Matera porta con sè una marea di interrogativi. Nella città Capitale della cultura dopo il 2019 ci sarà un teatro, il teatro Duni a che punto è. La preoccupazione maggiore dei materani è cosa resterà nel 2020. Si è parlato di un’immensa friggitoria a cielo aperto dove i soldi messi a disposizione a cosa serviranno? Cosa rimarrà per il territorio?».
Al termine della commissione in una nota Sasso ha parlato di «occasione d’oro sprecata e di una superficialità disarmante, che avvalora la tesi di quanti temono che Matera 2019 sia in realtà solo un mega spot della durata di pochi secondi al quale seguirà un film scadente».
Ma punti interrogativi non sono mancati anche da altri fronti. Il deputato forzista di Matera Michele Casino ha puntato il dito sulla trasparenza chiedendo chiarimenti sui bilanci e sulle assunzioni che sono state fatte mentre la capogruppo Aprea ha sottolineato: «noi abbiamo provato a organizzare una visita a Matera ma non è stato assolutamente semplice ed allora la prima domanda da fare è se poi questa città è davvero raggungibile oppure no nel 2019».
Dei numeri dell’industria creativa italiana e di quella lucana, penultima prima solo del Molise ha parlato il deputato del Movimento 5 stelle Gianluca Rospi: «Vedere la Basilicata al penultimo posto vuol dire che forse c’è qualcosa che non è andato nella programmazione di Matera 2019. Ci sono realtà in tutto il mondo a costi più bassi di quanto fatto nella Cava della Sole a meno dei 5 milioni investiti».
Qualche punto di domanda e qualche critica è arrivata anche per l’assenza, rilevata da alcuni deputati presenti in commissione cultura, del direttore della Fondazione Paolo Verri che pur atteso non era presente nel corso dell’audizione nella giornata di ieri.
La seduta si era aperta in realtà con la ricostruzione da parte di Adduce delle tappe dalle ultime alle prime che hanno portato Matera a costruire poi il suo progetto da Capitale europea della cultura.
Adduce aveva iniziato, pur sottolineando la criticità di alcune delle questioni poste, dicendosi sicuro della buona riuscita dell’iniziativa, che sta richiedendo un grande sforzo operativo soprattutto in termini di attività amministrativa.
«La missione statutaria della Fondazione, ha spiegato Adduce, è quella di realizzare il programma delineato nel dossier che la Commissione Europea ha scelto come vincitore nella competizione per il titolo di Capitale Europea della Cultura fra diverse città italiane.
In merito alle infrastrutture, il Presidente ha invitato gli onorevoli a rivolgere delle interrogazioni specifiche agli enti preposti e a chiedere invece alla Fondazione chiarimenti specifici su ogni tipo di questione legata alla sua attività, anche al di fuori degli incontri formali, ricordando che tutto il programma del 2019 così come gli atti e i bandi della Fondazione sono pubblicati sul sito istituzionale».

Infine, Adduce, dopo aver letto una nota diffusa dal parlamentare della Lega, Rossano Sasso precisa quanto segue: «Romano Sasso, da buon pugliese, sa bene che grazie al grande lavoro svolto in questi anni la Puglia si è avvantaggiato dell’effetto trascinamento di Matera 2019. Farebbe bene l’onorevole Sasso a sollecitare Anas e Governo perché si possano completare in tempi rapidi i lavori di ammodernamento della Statale 96. A ciascuno le sue competenze».
I ritardi e le preoccupazioni sono stati evidenziati su più fronti (L’HANDICAP COLLEGAMENTI) mentre la corsa al momento è solo quella ad evitare le dirette responsabilità di una situazione che si sta materializzando.
Il dibattito di quasi novanta minuti in commissione cultura è stato il sintomo dell’attenzione che c’è anche a livello nazionale sull’argomento Matera 2019 ma anche dei dubbi che si porta con sè nel breve ma soprattutto nel lungo periodo quest’appuntamento.

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