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Vitantonio Lombardo ritratto da Jesper Jensen (foto da facebook)

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Il quarantenne di Savoia di Lucania è tornato a Matera dopo una lunga esperienza con i più importanti cuochi d’Italia. Al lucano Giuseppe Misuriello stesso riconoscimento “fuori casa”

MATERA – Nel 2019 di Matera Capitale europea della Cultura festeggerà 40 anni, ma soprattutto sulla torta potrà mettere la stella Michelin che la Guida gastronomica più importante d’Europa – e tra le più prestigiose al mondo – ha assegnato al suo ristorante di via Madonna delle Virtù. Quella di Vitantonio Lombardo, nato a Savoia di Lucania, è anche la storia di un’emigrazione (ha lasciato la Basilicata a 15 anni per “farsi le ossa” nelle brigate dei più importanti chef d’Italia, da Vissani a Scabin) con ritorno: da meno di 7 mesi rieccolo tra i Sassi nel ristorante che porta il suo nome, con al fianco il fidatissimo Donato Addesso in sala.

Prima di lui il riconoscimento era andato al potentino Frank Rizzuti, maestro riconosciuto quanto compianto, andatosene via troppo presto; ora una menzione che ridà all’alta cucina lucana il lustro che merita e le compete, vista la crescita esponenziale, e sempre più strutturata, dell’intero settore.

Per Lombardo non è la prima Stella: nel 2012 l’aveva già vinta da chef e poi titolare alla Locanda Severino di Caggiano (Salerno). Ma è la prima conquistata e da esporre nella sua terra natale: e questo non può che raddoppiare la felicità.

Nello stesso giorno la Basilicata fa il bis con la stella a Giuseppe Misuriello, chef potentino dell’Osteria Marconi che dalla scorsa primavera gestisce, in aggiunta, proprio la locanda di Franco e Milena Pucciarelli, nicchia di gusti eccelsi più vicina al capoluogo lucano (40 chilometri) che a Salerno

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